Un viaggio culinario attraverso la penisola natalizia, la tradizione delle nostre famiglie, la densità nutrizionale dei classici del 25 (o del 24 sera, se preferite). Da fare rigorosamente dal divano.
Facciamo da noi o da voi?
La fenomenologia del Natale la conosciamo. Ci sono i regali da pensare (e comprare in tempo). C’è la casa da preparare - facciamo da noi - e il viaggio attraverso la penisola per riunirsi in famiglia - facciamo da voi. Ci sono gli zii che non vedi da secoli, i bimbi che ammazza quanto è cresciuto, me lo ricordavo alto così, il nonno che si addormenta sul divano, i pettegolezzi e i quando vi sposate, magari nella versione premium: quando fate il secondo? E ci sono menù decisi settimane prima, ma che in realtà sono scritti nella pietra della tradizione culinaria del nostro Paese… e di ogni famiglia.
Il Natale italiano in 20 tappe
Abbiamo pensato di portarvi in giro per l’Italia, per mostrarvi come i nostri connazionali vivono il pranzo per eccellenza. Un’ultima avvertenza: anche solo a parlarne, il pranzo di Natale tradizionale metterà a dura prova la vostra digestione. Prima di partire, slacciate la cintura!
Valle d’Aosta
Partiamo dalle montagne, dove si mangia forte e nutriente anche a Natale. La zuppa di Valpelline è veloce da preparare, richiede ingredienti semplici ed è decisamente intensa: brodo di carne, pane raffermo, fontina valdostana, verze, molto burro chiarificato.
Piemonte
Se non lo sapete, ve lo diciamo noi: in Piemonte si mangia benissimo. Il menù tipico prevede un ripasso dei piatti tipici regionali, tra i quali non manca il classico tris di antipasti: vitello tonnato, peperoni in bagna cauda e insalata russa. Si parte con slancio, insomma.
Liguria
Nasce povero, oggi è ricercatissimo: è il cappon magro, secondo piatto a base di pesce e verdure. Se invece volete curiosare il mondo dei dolci, sappiate che esiste un panettone ligure tradizionale, ben diverso da quello lombardo.
Lombardia
A contendersi il primato di “primo tradizionale natalizio lombardo” sono i casoncelli bergamaschi e i tortelli di zucca mantovani. E il risotto allo zafferano, direte voi? C’è anche la sua rassicurante presenza, certo.
Veneto
Classici della cucina veneta di pianura sono i bigoli in salsa. Più legati alla vigilia “di magro”, sono spaghettoni artigianali conditi con una crema di acciughe, cipolla e alloro.
Trentino Alto Adige
Siamo nella terra dei mercatini di Natale, motivo per cui abbiamo scelto di fare una pausa liquida con il gluhwein, il tradizionale vin brulé preparato con il vino Schiava dell’Alto Adige. Perfetto per affrontare il freddo, la neve, e i primi corposi a base di patate, rape e burro.
Friuli Venezia Giulia
Il protagonista è il maiale. Si parte con i prosciutti crudi, ovviamente, ma poi si vira sulle trippe e sul musetto - un cotechino da accompagnare alla brovade, piatto a base di rape.
Emilia Romagna
Quando parli di una regione che ha conquistato il mondo (culinariamente), non puoi non nominare l’Emilia Romagna. E non stiamo parlando del parmigiano, bensì… dei cappelletti in brodo. Alzi la mano chi non li ha mai mangiati.
Toscana
Anche qui, parliamo di tradizioni che hanno superato i confini regionali. Chi non ha mai chiuso un pasto delle festività con un pezzo di Panforte di Siena?
Umbria
Un primo per il cuore collinare d’Italia: gli spaghetti alla nursina, combinazione particolare dei sapori di aglio, acciughe e tartufo nero di Norcia.
Marche
Vi presentiamo i vincigrassi, primo piatto tipico dell’entroterra. Sugo corposissimo (pollo, prosciutto, macinato di manzo e funghi) che qualcuno “carica” con rigaglie o uova. Fondamentale non chiamarli lasagne.
Lazio
In questa tappa ci concentriamo sulla vigilia, quando in tavola arriva la pasta con i broccoli in brodo d’arzilla. Si chiude il pasto con il pangiallo: un dolce a base di miele, frutta secca e zafferano.
Abruzzo
Per un dolce diverso, autunnale e bello carico di sapore e calorie, sono da provare i Caggionetti, ravioli dolci ripieni di mandorla e purè di castagne.
Molise
Come spesso accade a Natale, il primo richiede un buon brodo. La ricetta molisana che abbiamo scelto è quella della zuppa alla santè, a base di crostini e polpette di carne e formaggio in brodo di gallina.
Campania
Solo tre spunti per una regione nella quale, stando a molti italiani, si mangia sempre benissimo: spaghetti alle vongole, baccalà fritto, insalata di rinforzo. Quest’ultima, chiamata anche burdiglione, è costituita da verdure sottaceto (cavolfiore lessato, olive verdi, cetriolini, cipolline, giardiniera, peperoni), e acciughe sotto sale.
Puglia
Oltre i “soliti” taralli, la zuppetta di Gesù foggiana è un piatto a base di caciocavallo, pane abbrustolito, parmigiano e mozzarelle.
Basilicata
Per chi sceglie i sapori di terra, c’è il timballo di riso alla lucana, arricchito da vitello macinato, uova, provola, salsiccia e fegatini. Una scelta più leggera? La minestra di scarola, verze e cardi.
Sicilia
Un tuffo non solo nella tradizione, ma tra antichi sapori. Il pesce stocco alla ghiotta viene condito con una salsa preparata con pomodoro, capperi, uvetta, pinoli e olive nere.
Sardegna
Più classico di così: a Natale, sulle tavole sarde, non mancano porceddu e agnello. Ma sono i primi ad essere davvero unici, vedi i culurgiones de casu del cagliaritano: ravioli di formaggio stagionato e bietola in un sugo di pomodoro ristretto condito con scaglie di pecorino.