Per conoscere il nostro impatto sull’ambiente, abbiamo messo a punto uno strumento specifico con il quale misurare e monitorare con precisione le emissioni di CO2 associate al servizio di noleggio dei nostri prodotti per eventi.
Compensazione CO2
La compensazione volontaria CO2
Oltre alle pratiche che un’azienda implementa per ridurre le proprie emissioni di CO2, ne esistono altre, che permettono di contribuire ad uno sviluppo più sostenibile.
Dal 2021, Sebach ha avviato, in collaborazione con AzzeroCO2, un piano di compensazione volontaria della CO2.
Come funziona? In breve, l’azienda compra dei “crediti di carbonio” generati da progetti certificati secondo standard internazionali. Un credito di carbonio corrisponde ad una tonnellata di CO2 assorbita dal progetto selezionato, o della quale il progetto ha prevenuto l’emissione.
Ma quanta CO2 emette Sebach? Potete scoprirlo leggendo il Rapporto di Sostenibilità.
Quantifichiamo il nostro impatto ambientale
Per eventi che siano anche sostenibili
Una volta calcolate le emissioni relative al noleggio dei prodotti, acquistiamo crediti di carbonio generati da progetti di riduzione delle emissioni.
I progetti in Italia generano assorbimenti da interventi di forestazione; quelli internazionali - certificati secondo standard quali Gold Standard e VCS - generano crediti carbonici validi per la compensazione delle emissioni.
Attestato di compensazione
I nostri clienti possono organizzare eventi per i quali le emissioni di CO2 associate al noleggio dei prodotti Sebach sono compensate.
Per comunicarlo al meglio, il codice univoco associato al noleggio permette di ottenere un attestato personalizzato che riporta le tCO2 effettivamente compensate e i dettagli del progetto supportato. Una bella attenzione, da trasmettere ai partner e ai fruitori dell’evento.
Progetti di compensazione ed assorbimento
In collaborazione con
Progetti italiani
Forestazione per cui è certificata la valutazione degli assorbimenti
Progetti internazionali
Certificati secondo standard internazionali per la compensazione emissiva
FORESTAZIONE A COMACCHIO (FE)
Un’ex palude “si fa bella” e diventa una ricca fascia boscata grazie alla piantumazione di pioppi, farnie, frassini, carpini, aceri e olmi. Oltre a fungere da barriera frangivento, gli alberi offrono ora un sicuro rifugio all’avifauna locale: aumenta la biodiversità, ma anche l’affascinante varietà di trilli e richiami.
FORESTAZIONE A APRICENA (FG)
Lo sapete che il Gargano è una terra carsica, fortemente soggetta all’erosione naturale? Per limitarla, l’intervento di forestazione - con la piantumazione di cerri, lecci, roverelle e ornielli - è accompagnato dalla realizzazione di ampi gradini e dal miglioramento della regimazione delle acque. L’avifauna, nel frattempo, può godersi la gioia delle nuove chiome.
FORESTAZIONE A GIUSSANO E LACCHIARELLA (MI)
Accade una magia, quando in un piatto panorama agricolo nascono armoniosi ambienti boscosi; è come se la natura si riprendesse parte del panorama, complementando quello disegnato dall’uomo. I terreni dell’Azienda Agricola La Darsena si arricchiscono così di nuove scene, di stagni e corsi d’acqua, di habitat per numerose specie animali.
FORESTAZIONE NELLA VALLE DELLA MOLGORA (MI)
Non è vero, che non c’è futuro per le aree urbane degradate. Il recupero di quelle lungo le sponde del torrente Molgora ne sono la prova: farnie, carpini, frassini, tigli, aceri, olmi contribuiscono a rinaturalizzare progressivamente le sponde del fiume, che ora diventano veri e propri corridoi ecologici.
FORESTAZIONE NEL PARCO REGIONALE DEL PO
Nel corso della storia, l’uomo ha provato a dare un ordine al peculiare panorama del Delta del Po, riuscendoci solo in parte (per fortuna). Oggi, lungo le direttrici della rete ecologica della foce del grande fiume, nuove linee curve, naturali, vengono disegnate piantumando pioppi, salici, farnie, ontani, frassini. Terreni non produttivi e zone agricole abbandonate tornano ad essere oasi ricche di biodiversità vegetale e animale: era stato forse solo un sogno?
FORESTAZIONE A CARIGNANO E RIVALTA DI TORINO (TO)
L’intervento di forestazione non sono solo atti di riqualificazione ambientale, ma un’azione che ha ricadute positive sulla società: perché pioppi, salici, carpini, ontani neri, frassini e aceri piantumati con questo progetto non sono soltanto “casa” per centinaia di uccelli, ma diventano le quinte di un luogo di svago, di studio, di meditazione, di fruizione pubblica (ma non disturbate l’avifauna!).
RECUPERO DI BIOMETANO IN OLANDA
Faber diceva che dal letame nascono i fiori; ma a Wilbertoord, nel North Brabant, dalle deiezioni animali e dagli scarti agricoli e industriali si estrae biogas, e dal biogas vengono generati elettricità e calore…e a noi sembra un'ottima cosa. In questo modo, le fonti di approvvigionamento energetico della zona vengono diversificate, mentre nascono nuove opportunità di lavoro e migliora la qualità dell’aria dell’intera regione.
STUFE EFFICIENTI IN MALAWI
Non tutte le stufe sono create uguali. Alcune sono poco efficienti, contribuiscono al disboscamento, rendono l’aria malsana, e magari ti brucia l’ugali. Altre sono invece performanti, consentono di risparmiare combustibile, sono costruite con materiali locali, sono sicure e riducono le emissioni di gas in atmosfera. Abbiamo contribuito alla diffusione di 8.000 esemplari di queste ultime, contribuendo anche a generare reddito con la trasmissione di competenze professionali.
ENERGIA DA IDROELETTRICO IN TURCHIA
Riduce le emissioni, incoraggia gli investimenti in energie rinnovabili, crea opportunità di lavoro e - non ci avevate pensato, ditelo - migliora le vie d’accesso ai villaggi della zona grazie ad una nuova rete di strade. Una centrale idroelettrica come quella sul Melet, nella provincia turca di Ordu, garantisce sufficiente energia pulita. Ciliegina sulla torta: fa venire meno voglia di nuove, inquinanti centrali termoelettriche.
TUTELA FORESTALE IN PAPUA NUOVA GUINEA
Da questa parte dello steccato, le foreste della Nuova Irlanda e della Nuova Britannia orientale sono uno scrigno di biodiversità, un ecosistema prezioso, la casa ancestrale delle popolazioni locali. Dall’altra parte, i famigerati “fini industriali” che le minacciano. Questo progetto REDD+ protegge queste zone dalla deforestazione, perché possano continuare ad assorbire CO2 e ospitare animali ed esseri umani, in un’ottica di promozione dello sviluppo sostenibile.
717
tCO2
Assorbite in ambito forestazione in Italia
1.177
tCO2
Compensate in ambito efficientamento energetico
135
tCO2
Compensate in ambito di tutela forestale