Prepariamoci ad un’estate in spiaggia un pochino meno selvaggia del solito, ma certamente più sicura con poche regole anti-Covid.
Il coronavirus è un po’ come quell’amico di amici che si presenta a tutte le feste e trova il modo per mettere tutti a disagio con i suoi modi un po’ invadenti. È la vicina di casa che ti tocca mentre parla. È quello che usa i bagni mobili prima di noi e non tira l’acqua. Insomma, un rompiballe senza limiti.
Inutile quindi sorprendersi se ce lo ritroveremo anche in spiaggia, magari a dividere l’ombrellone con quel vicino che parla incessantemente al telefono e ci rovina le parole crociate.
Come gestirlo senza rovinarsi le vacanze? Ecco alcune semplici regole create dall’Istituto Superiore di Sanità per vivere al meglio la spiaggia in tempo di coronavirus.
Prenotare i bagni
Prima di partire, fate una bella telefonata ai vostri bagni di riferimento e prenotate. È importante che gli stabilimenti possano tracciare chi va e chi viene, in modo da poter contattare tutti in caso di contagio. E non opponetevi alla prova della temperatura prima di accomodarvi come mitili sulle vostre sdraio - con più di 37,5°C verrete rimbalzati a casa e l’unica tintarella che potrete prendere sarà quella di luna.
Vicini al quadrato
L’ormai mitico metro di distanza vale anche in spiaggia: non solo tra le sdraio, ma anche in fila per il cocco (bello, ovviamente!), per le docce gelide dopo il bagno in mare, per l’accesso alle cabine e ai servizi igienici. Prepariamoci a un’estate geometrica e un pochino più ordinata del solito - chissà che finalmente venga sconfitta la terribile piaga di quelli che ci camminano sull’asciugamano senza colpo ferire.
Bagni a distanza
La stessa regola vale anche in mare. Da Rimini a Palermo, tenere le distanze quando si fa il bagno non vorrà dire guardare il mare da lontano, ma nemmeno lanciarsi in abbracci di gruppo sul bagnasciuga. Siccome la regola non vale per i congiunti che dividono la stessa casa, preparatevi a gare di nuoto intra familiari e state sereni.
Aperitivi tranquilli
Le folle danzanti delle 5.30 saranno un ricordo, ma chissà che non ci godremo uno Spritz in santa pace! Sarà una tristissima situazione per chi da giugno a settembre si trasforma in una cubista da sdraio, e un momento di grande sollievo per tutti gli altri, finalmente liberi dalla maledizione della Macarena.
Uno sforzo comune
Infine, se gli stabilimenti balneari hanno ricevuto indicazioni draconiane sulla disinfezione quotidiana di sdraio, bagni, e cabine, il loro successo dipenderà anche dalla nostra collaborazione: lavarsi le mani, mettersi la mascherina, non rendere le cose più complicate di quello che sono facendo i ribelli senza causa.