Lifestyle, Sostenibilità - 09 dic 2024

Quanti modi di fare il bene

Ci sono tre modi per gestire la questione dei regali di Natale. Vi raccontiamo quella che preferiamo.

Il primo modo di fare i regali di Natale è dimenticarsene, ma poi non stupitevi per gli imbarazzi durante il rituale dello scambio. Il secondo è essere terribilmente in ritardo, e poi girare come una trottola tra centri città e centri commerciali, mercati e mercatini, e non azzeccarne nemmeno uno o, peggio ancora, comprare stupidaggini perché “si deve”. Il terzo modo è prendersi del tempo, ragionare sui destinatari, incrociare con le cose buone e giuste, e fare dei regali che abbiano non solo un’utilità, ma anche un significato. Ecco come.

Fare bene all’ambiente

È il modo più facile di fare del bene, per due motivi. C’è tanto bisogno di farlo, e possiamo dare per certo che il Pianeta Terra non farà facce strane mentre lo scarta, non si lamenterà con gli amici perché “non è del colore che volevo”, e non dovrà ricorrere allo scontrino di cortesia. Usare l’espressione “regalo ecologico” è un’arma a doppio taglio, ne siamo consci. Per questo, invece di cercare tra i “prodotti in versione green”, abbiamo selezionato due idee interessanti e, è il caso di dirlo, evergreen:

  • regalare un albero. Piantare un albero a distanza ha rilevanza ambientale e sociale - non solo cattura l’anidride carbonica, ma il team di si occupa di formare i contadini che pianteranno l’albero che regali. In più contribuisce a colorare di verde il mondo, e il verde è un colore rilassante, e in quest’epoca un rallentamento dei ritmi è più che utile;
  • supportare le associazioni che si occupano dell’ambiente, ad esempio comprando i prodotti WWF, quelli Greenpeace come i pacchi di Natale “Salviamo le foreste”, oppure supportando Sea Sheperd.

Fare bene agli altri

Il 20 dicembre ricorre la Giornata Mondiale della Solidarietà Umana, e come tutte le ricorrenze è un bel modo per ricordarci che nessuno di noi è un’isola, ma che ogni cosa funziona meglio quando si è attenti ai bisogni altrui. Sebach ha fatto proprio il motto #nelmomentodelbisogno, ma non si ferma qui: come potete leggere nel nostro , ogni anno destiniamo parte dei nostri ricavi al territorio, supportando associazioni ed enti che si occupano di progetti sociali. Lo stesso potete fare anche voi:

  • fare regali solidali, che prevedono, a fronte di un acquisto, una piccola donazione; in questo modo, facendo un regalo si contribuisce a una causa sociale;
  • regalare una donazione. Dalla ricerca alla cooperazione internazionale, passando per l’assistenza e i diritti umani: non c’è che l’imbarazzo della scelta, dalle piccole realtà alle grandi organizzazioni umanitarie come Emergency, Medici Senza Frontiere, Oxfam. Se preferisci, puoi cercare un’associazione locale impegnata sul tuo territorio.

Fare bene al portafoglio (nostro, e altrui)

Mentre scriviamo queste righe, siamo appena usciti dal turbine consumistico del Black Friday. È un momento straniante, perché ogni bel discorso - no alla fast fashion, sì al consumo consapevole, sì all’economia circolare, al riuso, alla riparazione, al second hand - pare essere messo in pausa. E allora, questi sono due consigli molto pratici:

  • fare regali ponderati, pensati per chi li riceverà, e uscire dalla necessità di comprare cose perché ci passano davanti - mercatini di Natale, stiamo guardando voi. Da questo punto di vista, il regalo utile è sempre il più gradito.
  • regalare esperienze, non cose. Perché le esperienze ci arricchiscono, ci fanno crescere, e riempiono la nostra memoria di momenti che non passeranno mai di moda, né diventeranno obsoleti. Ad ogni modo, come al punto precedente, tenete conto il destinatario: alla zia ottantenne non regalate il volo in parapendio, alla sorella che non sa nuotare il rafting potrebbe non piacere.

E Sebach?

Quest’anno, ci siamo fatti un regalo diverso dal solito. Ancora una volta abbiamo coinvolto i nostri amici dell’Associazione L’Incontrario - forse ve li ricordate per le illustrazioni del Calendario 2024 Sebach - ma abbiamo lasciato loro davvero carta bianca. L’idea che è nata è questa: un incontro, un confronto, un laboratorio, un gioco per imparare a comunicare in modi diversi dalle parole. Perché il regalo più bello, forse, e quello più ricco, è darsi la possibilità di entrare nel mondo di quante più persone possibile.