Letture da bagno, Lifestyle - 06 set 2024

Una parte per il tutto: quando la stanza da bagno diventa la casa stessa.

Certo, ci piace quando la stanza da bagno oltre che funzionale è anche bella: non è solo un luogo fondamentale della casa, ma è anche luogo di relax. Alle volte però le cose sfuggono di mano.

È innegabile che ci sia un’ossessione per l’interior design. Un’ossessione che, negli anni, dalle riviste specializzate si è diffusa fino a contaminare blog specializzati e profili social: prima Pinterest, che naturalmente nasce come bacheca di idee, per poi arrivare a Instagram e TikTok, dove ora si vantano ristrutturazioni ardite, abbinamenti di colori che neanche l’armocromia, ricerche esasperate di quel vecchio mobile uscito di produzione nel 1936. Se poi parliamo di stanze da bagno, assistiamo a un vero e proprio sfoggio di creatività. Il merito - o la colpa - è della peculiare combinazione di limitazioni (le stanze sono in genere piccole) e obblighi (ai sanitari non si può rinunciare) che le toilette impongono agli arredatori. Ma cosa succede quando si esagera? Abbiamo girato il mondo alla ricerca di bagni affetti da gigantismo: questi sono i risultati.

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Come dare il fianco alle tifoserie rivali

Il primo pezzo di questa classifica non è intenzionale e, a dirla tutta, non è nemmeno un’abitazione. Vi portiamo alla Boca, uno se non il più storico dei quartieri di Buenos Aires. Qui è nata una delle squadre di calcio più famose e amate dell’intero Sudamerica, il Boca Junior. Camminando per il barrio è impossibile non imbattersi, ad un certo punto, in un enorme edificio blu e giallo: si tratta dello stadio Alberto José Armando, noto anche come la Bombonera. Ecco, la bomboniera deve il suo nomignolo alla sua forma: quella, appunto, di una confezione per dolci. Difatti, la pianta del José Armando non è ovale né tonda, bensì tronca su un lato - merito o colpa degli urbanisti e delle preesistenze del quartiere. Tuttavia, gli avversari del River Plate - l’altra grande squadra di Buenos Aires - hanno ben pensato che la sua planimetria ricordasse una tazza e, da quel momento, non disdegnano di chiamarlo l’inodoro - il water, appunto.

Quando ti dicono che la laurea ormai non serve più a nulla

La sede dell’Università Cinese per la Conservazione dell’Acqua ha una forma innegabilmente “più water di un vero water”. L’edificio è composto da due blocchi distinti (ma non troppo): un corpo principale agisce da “cassetta di scarico” per il water circolare; su quest’ultimo riposa la tavoletta. E il coperchio? A ben guardare è probabilmente sollevato. Noi ce lo chiediamo: è nata prima la forma o la sorpresa? L’ardito progetto è stato approvato da qualche burocrate, in barba al comune senso estetico, o gli architetti hanno cospirato una burla, magari come ripicca per dei pagamenti tardivi?

PS Noi continuiamo a dare il massimo valore allo studio - compreso quello universitario. Non mollate!

Starwoodhotels_in_Huzhou.jpg 井浩泽, design by MAD China, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

Il bagno è nell’occhio di chi guarda

Restiamo un attimo in Cina. Ci spostiamo nella città di Huzhou, dove il locale hotel Sheraton occupa un avveniristico edificio che ha forma, a detta degli abitanti, di ferro di cavallo. Ma a guardarlo bene, e specialmente illuminato dalle luci notturne bianco-azzurre, è innegabile che possa venire in mente un’altra cosa.

La casa di Mr. Toilet

Nel 2007 Shim Jae-Deok, ex sindaco di Suwon, in Corea del Sud, ha deliberatamente portato il concetto amato dagli avversari del Boca Junior alla sua massima espressione, dando ad un intero edificio la forma di wc. L’effetto è eccezionale - è innegabile - ma badate bene: non fermatevi all’estetica, in quanto la Toilet House non è proprio lo sghiribizzo di un eccentrico milionario. Si tratta invece di un’opera realizzata per celebrare la campagna globale per l’igiene sanitaria nel quale si è impegnato il buon Shim. Campagna che ce lo rende particolarmente simpatico, dato che con lui condividiamo la stessa missione: portare servizi igienici puliti e funzionali in luoghi nei quali non sono presenti. Inizialmente una casa privata, la Toilet House è presto diventata un museo. Al suo interno, una collezione di toilette antiche, di poster e altre memorabilia legate al mondo dei bagni. Una curiosità: il vero nome dell’edificio è Haewoojae, in coreano il “rifugio nel quale risolvere le proprie preoccupazioni”. Ecco: se pensate che per risolvere i propri problemi sia necessaria un’intera abitazione, sappiate che c’è chi si accontenta di una parte per il tutto… ma una parte molto, molto grande.