Salute - 22 nov 2021

Quando è il secondo cervello ad avere il mal di testa

Manca poco più di un mese a Natale. Tra quattro giorni ci sarà il Black Friday. Sul display del telefono “Commercialista ☠️” sta squillando già da trentadue secondi. Il capo ti ha convocato nel suo ufficio. Meglio non continuare, ma… hai sentito nulla di particolare, leggendo?

L’attività intellettiva risiede nel cervello, e da qui non si scappa. La sede dei sentimenti è da rintracciare nel cuore, ma il suo portavoce è lo stomaco: “ho un nodo allo stomaco”, “sento le farfalle nello stomaco”, giusto? Basta però spostarsi un poco più in basso per trovare un organo capace di integrare tutte e tre le funzioni.

Sapevate di avere due cervelli?

E no, non intendiamo la celebre ripartizione tra cervello destro e cervello sinistro, o tra logica e creatività, come altri preferiscono presentarla. Partiamo con il dato più strabiliante. Nell’intestino sono presenti 500 milioni di neuroni, capaci di agire in modo completamente autonomo rispetto al sistema nervoso centrale (con il quale comunque sono in comunicazione). Lo chiamano “secondo cervello”, ma per alcuni scienziati è addirittura il primo… almeno a livello evolutivo. Il fatto che il suo sia il classico “lavoro sporco che qualcuno deve pur fare”, non deve ridurne l’importanza. Le caratteristiche notevoli di questo organo non finiscono comunque qui. L’intestino produce una ventina di ormoni, e influisce in modo anche piuttosto deciso sul metabolismo di quelli prodotti in altre parti del corpo. Infine, nel suo tratto finale ha residenza una ricchissima flora batterica. Forme di vita microscopiche, ma capaci letteralmente di governarci.

Con grandi meraviglie arrivano grandi responsabilità

Sono numerosi gli studi che affermano che molti problemi di salute hanno tra le proprie cause un intestino che non lavora al meglio. Un esempio? I batteri dell’intestino comunicano con i centri cognitivi ed emozionali del cervello. Il 70% della serotonina, l’ormone del buon umore, viene prodotto proprio nell’intestino, e da qui viene trasferito al cervello (quello vero). Non solo: un intestino che non preleva al meglio i nutrienti dal cibo non è in grado nemmeno di nutrire il cervello. A questo punto, meglio sapere come sta il vostro intestino, non trovate?

I 5 segnali che ti aiutano a capire se l’intestino è in salute

Problemi intestinali: questa è per chi vuole vincere facile. Digestione lenta, gonfiore, stitichezza e diarrea significano che evidentemente l’intestino non è in salute.

Voglia di zuccheri: I batteri che compongono la flora intestinale sono in grado di regolare il senso di sazietà e influenzare le nostre voglie, ma una dieta troppo ricca di zuccheri li danneggia.

Ansia e depressione sono un possibile sintomo di un intestino ingarbugliato.

Qualche chilo di troppo. Quando l’intestino non funziona al meglio non riesce ad assorbire i nutrienti, regolare i livelli di glucosio nel sangue né immagazzinare il grasso in maniera corretta.

L’osservazione delle feci. Pratica disgustosa o indicatore perfetto? La seconda: e la cosiddetta scala di Bristol aiuta a rivelare la presenza di infiammazioni.

E la frequenza?

Sappiamo che a questo punto ve lo starete chiedendo. E allora, sfatiamo un mito: non è obbligatorio andare al bagno una volta al giorno per essere in salute! Certo, ci sono le cinture nere di tempismo, che hanno orari precisissimi. Ma c’è spazio anche per le tartarughe, che devono segnare l’evento sul calendario, e per le quali è auspicabile non trovare il bagno occupato proprio in quel momento.
In ogni caso, una frequenza ottimale non esiste, e la cadenza giusta è compresa tra le tre volte al giorno e le tre volte alla settimana. Ultima nota: ci sono tantissimi modi naturali per prendervi cura del vostro intestino. Applicateli, e vedrete come la salute - e non solo quella dell’intestino - ne trarrà giovamento!