Sostenibilità - 19 nov 2021

Otto cose da sapere sul World Toilet Day

Il 19 novembre le Nazioni Unite celebrano il World toilet day, la Giornata mondiale del bagno, con l'obiettivo di sensibilizzare e mobilitare le persone di tutto il mondo sul tema dei servizi igienico-sanitari.

Andare in bagno ci accomuna tutti e dovrebbe renderci tutti uguali. È davvero così? No, visto che 4,2 miliardi di persone nel mondo non posseggono servizi igienici adeguati o non vi hanno accesso in modo sicuro. Andare in bagno in sicurezza è un diritto fondamentale per tutti e la Giornata mondiale del bagno, che si celebra il 19 novembre di ogni anno, nasce con l’intento di sensibilizzare e ispirare l'azione per affrontare la crisi sanitaria e aiutare a raggiungere l'obiettivo di sviluppo sostenibile numero sei, che promette servizi igienico-sanitari per tutti entro il 2030.

La mancanza di servizi è la causa primaria di problemi di salute pubblica, ma anche sociali ed economici. Ecco allora otto cose che dovresti sapere sul World toilet day.

Perché si festeggia il 19 novembre

Il 19 novembre del 2001, l’imprenditore di Singapore Jack Sim ha fondato la Water toilet organization (Wto), organizzazione non-profit con l’obiettivo di accendere i riflettori sulle problematiche riguardanti la mancanza di bagni puliti e sicuri per tutti. Anche grazie a questa realtà, nel 2010 le Nazioni Unite hanno ufficialmente inserito l'acqua e i servizi igienico-sanitari tra i diritti umani fondamentali. Nel 2013, uno sforzo congiunto del governo di Singapore e della Wto ha portato alla risoluzione delle Nazioni Unite che ha trasformato la ricorrenza in una Giornata mondiale ufficiale.

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Il tema del World toilet day 2021 è “Valorizzare i servizi igienici”

Ogni anno UN-Water, il meccanismo che coordina le Nazioni Unite e le organizzazioni internazionali che lavorano sulle questioni WASH (Water, Sanitation & Hygiene), propone una tematica diversa. Il tema del 2021 è “Valorizzare i servizi igienici”. La campagna richiama l'attenzione sul fatto che i servizi igienici sono sotto-finanziati, mal gestiti e trascurati in molte parti del mondo. Sul sito ufficiale della manifestazione si trova la lista completa dei temi affrontati nelle scorse edizioni.

I servizi igienici possono aiutare a combattere i cambiamenti climatici

L'Agenzia per la protezione dell'ambiente degli Stati Uniti ha segnalato che, se tutti nel Paese utilizzassero un sistema idraulico ecologico, si potrebbero risparmiare 11mila miliardi di litri d'acqua e più di diciassette miliardi di dollari ogni anno. Anche per questo si stanno sempre più sviluppando soluzioni per ridurre le emissioni e l’impatto ambientale: da quelle che sfruttano la fitodepurazione ai servizi igienici che generano biogas. Alla base di tutte le tecnologie più innovative c’è il principio di circolarità: trasformare i rifiuti in risorse.

La resilienza si nasconde anche in bagno

Gli ultimi anni ci hanno insegnato che alluvioni, siccità e altri eventi meteo estremi rappresentano una seria minaccia alla sostenibilità delle infrastrutture igienico-sanitarie e questo, a sua volta, mette in pericolo la disponibilità di acqua pulita per il consumo umano e l’irrigazione. Gli esempi sono tanti: dai cicloni Idai, Amphan ed Eta che hanno spazzato via migliaia di latrine, alla siccità del 2019 a Città del Capo che ha spinto migliaia di persone a cercare di adattarsi a gravi restrizioni sull'uso dell'acqua. Sviluppare un design del bagno resistente alle inondazioni, per esempio, può aiutare le comunità a reagire alle emergenze e adattarsi più velocemente ai cambiamenti climatici.

In India la gestione dei servizi è diventata una priorità politica

In India circa il 60 per cento della popolazione non ha accesso ai servizi igienici. Così, nel 2014, il governo di Narendra Modi ha sottoscritto il programma Swachh bharat mission, che poneva come priorità assoluta quella di porre fine alla defecazione all'aperto entro il 2019 attraverso la costruzione di servizi igienici in tutto il Paese. Grazie a quello che è considerato come uno dei programmi più ambiziosi mai portati avanti, si stima che l’India abbia costruito 89,9 milioni di servizi igienici in tempi record. Molti, però, tuttora non vengono utilizzati dalla popolazione. Questo ci dimostra che a volte non basta costruire un bagno, ma bisogna anche informare e sensibilizzare riguardo al suo uso.

L’uguaglianza di genere passa per l’accesso ai servizi igienici

Ci avevi mai pensato? Visto che un terzo delle scuole nel mondo non è dotato di servizi igienici, molte ragazze decidono di interrompere gli studi con la comparsa delle prime mestruazioni. Circa il 13 per cento delle donne del mondo non può gestire il ciclo mestruale in situazioni igieniche, non solo mettendo a rischio la propria salute e la propria sicurezza, ma anche sacrificando la propria istruzione, la propria realizzazione e il proprio ruolo nella società.

Il guadagno annuo stimato se tutti avessero un bagno è di 260 miliardi di dollari

Questi i dati emersi da uno studio del Water sanification program. Le Nazioni Unite, poi, hanno stimato che i vantaggi economici dovuti alla presenza adeguata di servizi includono una crescita dell'1,5 per cento del Pil globale e un ritorno di 4,3 dollari per ogni dollaro investito grazie alla riduzione dei costi sanitari, senza contare la creazione di nuovi posti di lavoro lungo l'intera catena di servizi.

Quest’anno a Parigi si corre… per andare in bagno

Ogni anno il World toilet day è animato dalla Urgent run, la corsa di solidarietà per sensibilizzare e raccogliere fondi per la Wto. Negli anni si è svolta in trenta Paesi di tutto il mondo, dall’India alle Filippine, dagli Stati Uniti all’Italia, dal Senegal al Mozambico. Chiunque può organizzarla candidandosi nel sito dedicato. Una delle città europee che ne ha ospitato più edizioni in assoluto è Parigi, dove quest’anno si svolgerà per la sesta volta il 14 novembre al Bois de Boulogne.

L’urgenza del bagno è qualcosa che tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo provato. Ma, in alcuni Paesi del mondo, avere un bagno è una necessità che non si può davvero più rimandare.