Sostenibilità - 15 ott 2021

Maestra, posso andare… a scuola?

Cos’è e di che cosa si occupa il World toilet college di Singapore

Esiste una scuola dove per andare al gabinetto non si deve chiedere il permesso: è il World toilet college.

Molto probabilmente, da bambino ti sarà capitato di essere stato ripreso dai grandi quando cominciavi a parlare di bagni, water e affini. In effetti, in diverse parti del mondo, l’argomento toilette è troppo privato e imbarazzante per poterne parlare liberamente in pubblico: un vero e proprio tabù!

Eppure, bisognerebbe parlarne, e anche tanto, visto che un semplice gabinetto, o meglio la sua mancanza, implica numerose e gravi problematiche a livello mondiale

Se da una parte la mancanza di servizi è un problema endemico, spesso, anche dove i servizi igienici esistono, assicurare una loro adeguata gestione e manutenzione è un problema altrettanto grave. A questo si aggiunge il fatto che, convincere gli abitanti dei villaggi dei Paesi più poveri a rendersi conto dell'importanza dell’uso di servizi igienici, è molto difficile per motivi culturali e sociali, ma anche a causa del fattore imbarazzo.

A rompere il tabù ci ha pensato Jack Sim, imprenditore edile e immobiliare in pensione, cresciuto a Singapore negli anni Sessanta e conosciuto da tutti come Mr. Toilet. Jack Sim ha raccontato che il villaggio in cui viveva da bambino non possedeva un impianto idraulico adeguato e ancora oggi, a sessantaquattro anni, ricorda il momento di andare in bagno come una delle esperienze più traumatiche della sua vita.

Nel corso dei pochi decenni successivi, Mr. Toilet ha assistito in prima persona alla trasformazione di Singapore da Paese del Terzo Mondo a primo Paese al mondo per tecnologia e innovazione: “Guardandomi intorno, sono rimasto colpito da come la cultura dei servizi igienici e le condizioni igienico-sanitarie di una città fornissero una chiara misura della qualità della vita delle persone”, ha detto in una delle sue interviste. Queste osservazioni lo hanno convinto a considerare l’emergenza sanitaria come una causa per cui valeva la pena battersi. Così, il 19 novembre 2001, ha fondato la Water toilet organization (Wto).

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Cos’è e cosa fa la Water toilet organization

La Wto (da non confondere con la World trade organization!) è un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro che ha l’obiettivo di garantire salute, dignità e benessere attraverso la presenza di servizi igienico-sanitari puliti, sicuri, convenienti, ecologicamente corretti e sostenibili per tutti, ovunque e in ogni momento.

Da quando è nata a Singapore venti anni fa, l’organizzazione ha aperto e ampliato il dibattito intorno a “un argomento ancora troppo ‘poco affascinante’ per molti politici”, come si legge sul sito ufficiale, esercitando pressioni su governi, su settore pubblico e privato e sulla comunità internazionale.

Nel 2013, la Wto ha anche ottenuto lo status consultivo presso il Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite e, tra le sue tante iniziative, c’è il World toilet college (Wtc): una vera e propria scuola dove si studia tutto ciò che riguarda le toilette.

Il World Toilet College: a scuola di wc

Nel 2005 a Singapore, la Wto ha fondato il World Toilet College: una scuola che offre programmi di studio, corsi di alta formazione e workshopsu argomenti relativi alla progettazione, alla manutenzione e all’uso dei servizi igienici.

I corsi, tenuti da esperti, sono destinati a diverse figure: dai funzionari governativi alle organizzazioni no-profit, dagli architetti, a cui viene insegnato a progettare layout ergonomici, agli addetti alle pulizie professionali, ma anche agli utilizzatori finali, per promuovere l’educazione all’igiene e il cambiamento comportamentale all’interno delle comunità.

Se il Wtc ti sembra qualcosa di superfluo, considera che in alcuni Paesi l’uso delle toilette non è neppure contemplato: non solo mancano le infrastrutture, ma anche gli strumenti culturali per poterle usare. In questi Paesi, senza un'adeguata istruzione, l'attrezzatura spesso donata dalle ong rimane inutilizzata e gli edifici persino riconvertiti a magazzini improvvisati.

Il Wtc cerca di dare potere alle persone attraverso l'istruzione e la formazione, ma anche tramite la creazione di opportunità di mercato locale legate al sostentamento di strutture igienico-sanitarie: dal 2005, la scuola ha formato più di ottomila persone, aprendo sedi distaccate in Indonesia, Cina e India.

È proprio il caso di dirlo: non si finisce mai di imparare!