L’intimità che si crea nella coppia segnala il confine tra libertà e tabù, ma spesso anche tra vero amore e cotta passeggera. La camera da letto non c’entra: è in bagno che la situazione si complica.
La primavera bussa alle porte e, anche se le nostre sono chiuse, non c’è motivo per non lasciarla entrare dalle finestre. E tra una serenata, una app di incontri e un delivery, sono tante le coppie che sono nate anche in periodo di quarantena.
Quello del bagno è però un momento cruciale, specie all’inizio di una relazione, quando si conoscono poco le abitudini del partner. Se, come cantava Guccini lamentandosi “nemmeno dentro al cesso ho un mio momento”, per altri “una gioia condivisa è una gioia raddoppiata”.
Insomma… relazione che inizi, bagno che trovi, ma se volete che sia vero amore vi diamo alcuni consigli per sopravvivere alla condivisione del bagno.
Porta aperta per chi porta
L’apoteosi della libertà: non esiste nulla che vi imbarazzi, anzi è un vero piacere lavarsi i denti mentre l’altro legge la sua newsletter preferita, direttamente seduto sul water.
Commentarla tra gargarismi e sciacquoni può essere più complicato, ma è il bello della diretta.
La curiosità extra: C’è anche chi decide di festeggiare i 6 anni di matrimonio autoritraendosi in bagno in un dipinto, assieme alla moglie.
Il consiglio: se siete tra quelli che “il water è un taboo sociale e nulla più”, assicuratevi che anche il partner la pensi allo stesso modo, evitando di entrare a gamba tesa nello stesso bagno dopo la prima notte assieme.
Chiusa una porta si apre un portone (ma quale?)
L’intimità totale è un mantra al quale ambite, ma l’idea di farvi vedere seduti sul gabinetto dal vostro partner vi pietrifica, impedendovi di portare a compimento le vostre missioni mattutine.
Parliamoci chiaro: lavarsi i denti assieme può anche essere divertente, così come giocare tra le bolle della vasca, ma il momento del gabinetto è rigorosamente privato.
La curiosità extra: tutti i bagni mobili Sebach sono dotati di chiusura dall’interno, ma per molte donne il “guardami la porta” è un vero e proprio must da rivolgere alle amiche.
Il consiglio: se siete tra quelli che “il bagno un po’ aperto e un po’ chiuso”, assicuratevi di adottare un codice semplice, chiaro e soprattutto comprensibile dal partner. Non costringetelo ad avere un goniometro sempre a portata di mano per capire come interpretare l’angolo di apertura della porta.
Non aprite quella porta
Per voi il bagno è sinonimo di relax assoluto, da non condividere con il partner. La porta è chiusa a chiave o, se per caso vi capita di lasciarla socchiusa, le regole sono ben chiare: quando ci sono io, tu stai fuori.
Il partner non solo non deve azzardarsi ad entrare, ma non deve neanche immaginare cosa possa accedere lì dentro. Dal brusio dell’epilatore al lavaggio dei denti, passando per cose ben più scomode: sono segreti da tenere preziosamente custoditi.
La curiosità in più: se appartenete a questa categoria, amerete sicuramente il nostro nuovo bagno brevettato e lanciato proprio il 1° aprile.
Il consiglio: l’acqua che scorre può attenuare i rumori al di fuori, ma non è certo una buona mossa per il pianeta. Dai un’occhiata ad alcuni trucchi alternativi per minimizzare i rumori da bagno.