Letture da bagno, Lifestyle - 21 dic 2017

Le più belle cagate del 2017

Tiriamo le somme dell’anno appena trascorso con una piccola guida ad alcuni dei momenti più imbarazzanti di questo 2017, tra presidenti logorroici e gaffe hollywoodiane.

Ce l’abbiamo fatta, siamo arrivati a fine anno (quasi) indenni. Il 2017 non è stato un anno facile, le notizie non sono state sempre belle, e la tentazione di chiudersi in un bagno mobile lungo l’autostrada del Sole è stata forte, in più di un’occasione. Per fortuna ci hanno pensato i protagonisti di questa nostra guida alle più clamorose defaillance dell’anno a portare un po’ di sollievo.

1. Le Trumpate

L’elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti ha fatto parlare tutti, soprattutto lui. Tra gaffes e prese di posizioni filo-razziste, The Donald ci ha tenuti impegnati in un anno a dir poco controverso. Tra le sue uscite più infelici, quella dal trattato di Kyoto, troncando così la partecipazione degli USA ai piani di sviluppo di misure ecologiche sostenibili. Tra le più esilaranti, il suo uso smodato di Twitter: in tanti continuiamo a chiederci cosa significhi “covfefe”. Imperscrutabile.

2. L’ Oscar sbagliato

Uno dei momenti più imbarazzanti di tutto il 2017 è sicuramente stata la consegna degli Oscar. Jordan Horowitz  sta ringraziando il pubblico dopo essere stato premiato da Warren Beatty e Faye Dunaway per il Miglior Film 2017. Peccato che ai due poveri presentatori sia stata consegnata la busta sbagliata, e che l’Oscar fosse destinato a Barry Jenkins per Moonlight. Con grande imbarazzo di tutti, l’errore viene rettificato. Come il contratto di lavoro del responsabile delle buste.

3. Ascesa e Declino di un miliardario

C’è stato un periodo, in questo 2017, in cui sembrava impossibile non sentir parlare di Gianluca Vacchi. Ricchissimo, tatuatissimo, addominalissimo, spesso avvistato in piscina, ma anche a bordo di yacht, barche a vela, e visto il trend estivo, anche di qualche fenicottero rosa. Se non fosse che proprio la scorsa estate  la Finanza gli pignora ville e barche per 10 milioni di euro a causa di un debito non pagato. I risvegli, quelli bruschi.

4. Che Pequeno!

Per la serie “non sono solo i papà un po’ anziani a non usare bene lo smartphone”, in una calda sera d’estate Guè Pequeno sbaglia bottone su Instagram e pubblica  per errore un video che da privato diventa virale scatenando l’ilarità del web. Per niente abbattuto dalla gaffe, il rapper ha risposto con un altro video, in cui spiega come l’autoerotismo sia pratica “attuale e diffusa” e per nulla nociva. Educhescional.

5. Fratelli Coltelli. VIP

Non solo l’edizione di quest’anno del GF ci ha mostrato la vittoria tra rose, violini suonati dal vento e proposte di matrimonio di Daniele Bossari, ma ci ha anche regalato momenti di altissima levatura come il triangolo Monte - Rodriguez - Moser, la bestemmia di Predolin, l’omofobia di Giulia de Lellis. Ma guardiamo il lato positivo, ci rimangono i gifs di Cristiano Malgioglio. Quark, ti devi levare.

6. Subeme la Radio

Povero Enrique Iglesias. Già essere figlio di uno che si è autodichiarato il cantante più famoso del mondo non dev’essere facile. Provate poi a passare mesi in studio di registrazione a preparare una cancion che, per quanto di successo, verrà sempre ricordata come “ma si dai! Quella del 2017 che non è Despacito”. Incompreso.

7. Ciao ciao Mondiali

Un bel respiro, e poi via. Diciamolo ancora una volta, tutti insieme, come un mantra: “L’Italia non parteciperà ai prossimi mondiali. Om.” Visto? Non è successo niente, a parte che hanno fatto piangere Gigi Buffon. Quello si, che è assolutamente imperdonabile. Po-po-po-po-po-po-po.

8. Gli Alter Ego di Di Maio

Di Maio è ormai una fonte irrinunciabile di sfondoni grammatical-geopolitici (che nessuno si permetta di dimenticare i tempi di Pinochet in Venezuela). Ospite a Che Tempo che Fa, lo scorso novembre ha confuso alter-ego con omologo. E poi si lamenta se lo prendono in giro. Magister verborum.

9. Seriamente, Pandora?

E poi ci sono quelle cose che fanno tentennare anche il più equilibrato dei creativi. Ma come si fa, come si fa a fare una campagna pubblicitaria suggerendo come uniche opzioni per un regalo a una donna un ferro da stiro, un pigiama, un grembiule, e un bracciale? E il Bimby, dove lo lasciamo? E il Folletto? Dilettanti allo sbaraglio

10. L’Immortale

Comunicatore sempre sul pezzo, Berlusconi ha individuato negli anziani il suo pool di votanti e ha sviluppato un programma tutto dedicato a loro. I punti salienti? L’istituzione di un Ministero della Terza Età, la cifra estremamente realistica di 1000 euro di pensione minima per tutti, e, se gli studi del San Raffaele lo confermassero, una prospettiva di vita fino a 125 anni. Ciro di Marzio chi?