Ci sono argomenti che nell’arte sono un po’ tabù, e uno di questi fa parte del nostro lavoro quotidiano. Quindi un po’ ci teniamo, e ne parliamo volentieri.
Ci riferiamo alla sfera di tutto quello che è toilette. Stimoli e produzioni (chiamiamole così…), luoghi ed oggetti: non sono molti gli artisti che si sono cimentati nella descrizione, nella rappresentazione e, perché no, nella poeticizzazione - si può dire? - di pipì, pupù e stanze deputate ad una delle primarie funzioni del corpo.
La top five degli artisti che ci hanno provato: breve ripasso di storia dell’arte
Marziale,Epigramma 83, I secolo. Il poeta latino prende in giro un tale Febo, dicendo che ha la faccia di chi “la fa dura”...
Dante, Divina commedia, Trecento. Nona bolgia, ottavo cerchio: i seminatori di discordia sono messi a bagno nella… sì, ci siamo capiti. Scopriamo quindi che all’Inferno non arriva il servizio di asporto reflui.
Marcel Duchamp, Fontana, 1917. Di questa che è considerata una delle più importanti opere d’arte del Novecento, si sono perse le tracce. Poteva dirlo, l’anonimo collezionista, che aveva bisogno di un orinatoio: gli avremmo volentieri fornito il catalogo della nostra linea Plus, dove avrebbe trovato il nostro orinatoio PBlock!
Piero Manzoni, Merda d’artista, 1961. Furbo, Piero: ma non sappiamo quale sia il vero contenuto della famosa scatoletta.
E il primo posto? Vi presentiamo Cacas!
Se lo conoscete già , siete dei raffinati cultori dell’arte. Cacas era un libro fotografico, partorito a fine anni Novanta dalla Fabrica di Oliviero Toscani. Un coffee table book, cioè uno di quei bei volumi rilegati, con stampa lucida e colori ben definiti, da tenere tatticamente aperto sul tavolino in soggiorno.
Un conversation starter, come dicono gli inglesi. State prendendo un tè con le amiche, e una foto - il libro ovviamente è lasciato aperto, come se il precedente fruitore l’avesse lasciato lì a metà lettura - fa partire la chiacchiera.
Solo che, in questo caso, le foto erano foto di m… nel vero senso della parola.
Cacas è esaurito da tempo, ma non disperate! Il buon Oliviero e il suo discepolo Nicolas Ballario hanno pensato di portare in mostra diciotto delle fotografie che componevano il volume. Lo hanno fatto con la mostra Cacas: non è tutto oro quel che luccica.
Comunicazione di servizio: la mostra si terrà dal 21 febbraio al 24 marzo presso la Galleria Lampo, nell’ex Scalo Farini in Via Valtellina 5, a Milano. Orari: dal mercoledì al venerdì dalle 15 alle 19, il sabato e la domenica dalle 11 alle 19, chiuso lunedì e martedì. L’ingresso è gratuito. Fine comunicazione.
18 fotografie grande formato, dicevamo, che raccontano “la storia e il ciclo della vita di ogni essere vivente, presentando in modo elegante, attraverso l’arte e la fotografia qualcosa che elegante non è”. Così dice la presentazione della mostra, insieme all’avvertimento: ci sarà da discutere.
E Sebach?
Ci saremo anche noi! Non solo Sebach sarà promotore della mostra, ma contribuirà con un’installazione ad hoc: un gioco interattivo, divertente variazione sul tema che coinvolge i nostri bagni mobili.
D’altronde non potevamo mancare, dato che il nostro rapporto con Oliviero Toscani ha radici profonde. Lo sapete chi è stato a disegnare il logo che ancora ci identifica - il cuore rovesciato?
GiĂ , lui.
Era il 2006, ma noi - affezionatissimi al nostro cuore - ancora ci commuoviamo ripensandoci.