Un recente studio ha dimostrato che è possibile contrastare le emissioni inquinanti per l’ambiente addestrando i bovini “ad andare in bagno”.
Se pensi che insegnare a una mucca ad andare in bagno sia impossibile, solo un capriccio da studiosi, ti sbagli. Perché? Negli ultimi anni, i bovini sono diventati piuttosto famosi a causa del loro potenziale inquinante, dovuto alle enormi quantità di metano che sono in grado di produrre in fase digestiva, ma anche della letalità dei loro… bisogni.
Secondo uno studio del WWF, ogni giorno una mucca è in grado di rilasciare nell’atmosfera, dal naso e dalla bocca, tra i trecento e i cinquecento litri di metano a causa dei microorganismi coinvolti nel processo di digestione che caratterizza i ruminanti. Il metano è un gas a effetto serra fino a trenta volte più potente dell’anidride carbonica, sebbene permanga in atmosfera per minor tempo rispetto al biossido di carbonio.
L’ex ministro dell’Energia statunitense Steven Chu ha affermato che, se le mucche fossero una nazione, le loro emissioni supererebbero quelle di tutta l’Unione Europea e sarebbero inferiori solo a quelle di Cina e Stati Uniti. I bovini sono, così, i responsabili di circa due terzi delle emissioni di gas serra del settore degli allevamenti: secondo uno studio dell’Università di Siena e dell’Università della California del 2014, gli allevamenti di bestiame producono il dieci per cento delle emissioni a effetto serra globali. Di questa porzione, il settantaquattro per cento è causato proprio dai bovini. Insomma: le mucche contribuiscono in maniera evidente al riscaldamento globale.
Non solo metano, anche la loro urina inquina suolo, acqua e aria. Contenendo azoto, quando si mescola con le feci diventa ammoniaca e sprigiona protossido di azoto, terzo gas responsabile dei cambiamenti climatici più presente nell'atmosfera terrestre dopo anidride carbonica e metano. Considerato che i bovini d'allevamento producono tra i trenta e i quaranta chilogrammi di feci e circa trenta litri di urina ogni giorno e possono liberarsi dove vogliono, è abbastanza evidente come questo rappresenti un grosso problema, soprattutto negli spazi ristretti degli allevamenti. Oltre a tutto questo, c’è da aggiungere il problema della possibile contaminazione delle acque attraverso i nitrati presenti nelle urine.
Come diminuire le emissioni inquinanti dei bovini? La risposta è… alla toilette
Per contribuire a ridurre le emissioni inquinanti prodotte dagli allevamenti di bovini, la soluzione più drastica è senza dubbio quella di diminuire il consumo di carne e derivati animali, come il latte. Ma numerosi studi sono in cerca di nuove soluzioni alternative per limitare l’inquinamento prodotto dalle mandrie al pascolo e, addirittura, per cercare di utilizzare i rifiuti degli animali in maniera virtuosa, impiegandoli per produrre fertilizzanti, per esempio.
Uno studio pubblicato su Plos One da un team di ricercatori statunitensi e australiani ha dimostrato, per esempio, come alcuni tipi di alghe aggiunte all’alimentazione del bestiame possano ridurre fino all’ottantadue per cento le emissioni di metano prodotte dai bovini da carne. Altri studi stanno sperimentando diete a base di additivi alimentari per fermare l'impatto climalterante degli animali, con composti di aglio e agrumi o mangimi a base di chiodi di garofano e semi di coriandolo.
Per quanto riguarda le deiezioni, un recente studio, effettuato in Germania e pubblicato a luglio scorso sulla rivista Current Biology, ha dimostrato come sia possibile addestrare le mucche a fare i propri bisogni in specifici punti di raccolta, così da consentire una migliore gestione dei rifiuti, limitare la contaminazione di terreno e acqua e ricavare fertilizzante da alcuni componenti presenti nelle urine, come azoto e fosforo.
Il team, composto da scienziati dell’Istituto di ricerca per la biologia degli animali da fattoria (FBN) e dell'Istituto nazionale per la salute animale in Germania e dell'Università di Auckland in Nuova Zelanda, ha messo alla prova sedici vitelli attraverso un processo chiamato MooLoo training, il classico addestramento per ricompensa a base di cibo che si usa per cani e gatti, insegnando loro ad andare alla toilette.
Nel laboratorio di Dumerstorf, in Germania, nella prima fase di addestramento durata dieci giorni, i ricercatori hanno messo i vitelli in un recinto speciale (chiamato MooLoo) per quarantacinque minuti al giorno, dando loro un liquido dolce come ricompensa ogni volta che urinavano. "Una volta liberi, i vitelli si recavano nel recinto adibito a bagno per ottenere la loro ricompensa, ma presto hanno imparato che potevano ottenerla solo quando urinavano", ha detto alla CNN il co-autore dello studio, Neele Dirksen. Nella seconda fase, se gli animali, liberi di muoversi, urinavano fuori dal MooLoo ricevevano uno spruzzo di acqua fredda come deterrente.
In poche settimane, undici vitelli su sedici sono stati addestrati con successo e hanno imparato a utilizzare il bagno, dimostrando una velocità d’apprendimento superiore a quella dei bambini fino ai due anni d’età e paragonabile a quella dei bambini di tre/cinque anni. Ad affermarlo è stato il co-autore dello studio, Lindsay Matthews, scienziato comportamentale dell’Università di Auckland, che ha aggiunto: “Le mucche sono davvero molto più intelligenti di quanto pensa la gente”. Per Matthews anche i cinque vitelli rimanenti potranno essere addestrati con un po’ più di tempo.
A proposito della ricerca, Brian Hare, scienziato di cognizione animale della Duke University, che non ha preso parte allo studio, ha affermato: "Non sono sorpreso che si possano addestrare i vitelli a urinare in luoghi prestabiliti, ma sono sorpreso che nessuno lo abbia dimostrato prima”, e Donald Broom, professore di benessere degli animali presso l'Università di Cambridge in Inghilterra, ha applaudito la ricerca dei colleghi, affermando che addestrare gli animali ad andare in bagno renderebbe molto più facile la gestione dei prodotti di scarto e la riduzione delle emissioni di gas serra.
La speranza per il futuro è, quindi, che il MooLoo training possa diventare una pratica diffusa e automatizzata. Ancora una volta, andare in bagno si dimostra una pratica utile alla salute dell’interno Pianeta.