Se andare in ferie sembra ancora un miraggio, “farla” in vacanza è un privilegio che sembra riservato a poche persone. Vi abbiamo stimolato la curiosità?
Non è una novità, e ci abbiamo fatto i conti tutti. Con le vacanze estive cambiano i ritmi, l’alimentazione, l’ambiente circostante. E nel momento in cui state postando su Instagram la vostra frase ad effetto del tipo “sembra di essere dall’altra parte del mondo”, mojito in mano a metà pomeriggio e sole a 42° sulla testa, per il vostro intestino è come trovarsi direttamente in un altro universo.
Non è colpa sua: il vostro intestino non è né fragile, né svenevole, né choosy. Semplicemente, ha bisogno di qualche giorno per trovare le conferme che sì, anche a questa latitudine si può fare bene il proprio lavoro.
Peccato che fino a questo fantomatico adattamento, ne combini di tutti i colori.
Eppure a nessuno verrebbe in mente di rinunciare ad un viaggio estivo per evitare le tensioni addominali. Quindi, il progetto è questo: un conto alla rovescia per ripassare tutto quello che riguarda la non idilliaca relazione tra estate e intestino, giusto per arrivare preparati (o rassegnati) al giorno della partenza.
Buon viaggio!
Il conto alla rovescia intestinale prima delle ferie
5 - La salute inizia a tavola
Non vogliamo sostituirci ai rotocalchi di salute spicciola, quindi su questo punto andiamo veloci: con l’aumento delle temperature l’organismo tende a disidratarsi più velocemente. La logica è stringente (ahem) e la stitichezza estiva nasce in parte anche da qui.
Soluzione: bere moltissima acqua (2 litri sono il punto di partenza), alimentazione il più possibile equilibrata, molte fibre. Per la colazione, ricordate che tè e caffè facilitano lo stimolo.
Ma, obietterete voi, viaggiare significa incontrare nuove culture anche a tavola. È vero, e non saremo certo noi a fermarvi… almeno fino al punto 1 di questo conto alla rovescia.
4 - C’è un tempo per muoversi, e uno per stare al fresco
Lo sport all’aria aperta migliora la circolazione sanguigna, stimola il metabolismo e favorisce la mobilità intestinale. Vale anche per gite, escursioni e trekking, e già vi vediamo: cartina alla mano, smartphone con l’audioguida, ritmi indiavolati perché “non ci torneremo più”.
Vi raccomandiamo di non uscire durante le ore più calde della giornata: nel 2022, gli annosi avvertimenti del telegiornale estivo non possono più essere ignorati. Per quanto possibile, gestite le vostre giornate di turismo in accordo con il clima, e fate vostre le usanze dei paesi in cui vi trovate: avete presente la siesta?
3 - On the road: croce e delizia
L’auto lanciata su strade dritte verso orizzonti infiniti, oppure il sedile di un autobus a lunga percorrenza, o ancora un affascinante percorso ferroviario, oppure l’affabile compagnia di un driver che vi scorrazza attraverso il Rajasthan. L’on the road porta con sé fascinazioni antiche come l’uomo, antiche come l’atto stesso di spostarsi per piacere: Kerouac, lèvati.
Abbiamo due soli appunti.
Il primo: stare seduti per molte ore di fila rallenta la normale attività intestinale. Vale anche per i viaggi aerei, dove a questo si aggiunge la disidratazione legata all’ambiente pressurizzato.
Il secondo: non sempre la toilette che vi hanno promesso in autobus o in treno corrisponderà a verità.
2 - Lontano da casa è più facile pescare la carta imprevisti
Per la regolarità intestinale, viaggiare è un po’ come Giochi senza Frontiere.
Sulla vostra strada di viaggiatori troverete ogni genere di prova. Da quelle fisiche - bagni stretti, scomodi, sedute troppo alte o troppo basse, improbabili buchi nel terreno - ad una concezione di privacy che vi farà mettere le mani nei capelli.
Ancora una volta, a vincere è chi ha la facoltà di adattamento più alta: un po’ di nonchalance, la proverbiale molletta sul naso, e via. Per gli altri, sarà una continua escursione fuori dalla comfort zone… cosa che, come dicono i life coach, non fa altro che bene.
E se pensate che in India o nel Sud Est asiatico i bagni siano quello che in effetti sono, ricordatevi che il “bagno peggiore del mondo” veniva localizzato da Irvine Welsh, autore di Trainspotting, nell’insospettabile Scozia.
1 - Attenti a quello che desiderate
C’è un proverbio veneto, di origine contadina, che dice che quando c’è siccità, va bene anche la tempesta. Nel caso dei ritmi intestinali, quando siete in giro per il mondo, meglio forse sopportare la siccità.
Avete mai sperimentato i settaggi dell’aria condizionata in India? Sapete che in molte situazioni conviene rifiutare garbatamente l’offerta di mettere ghiaccio nel vostro drink? E che (purtroppo) in molti paesi si è costretti a usare esclusivamente acqua in bottiglia? E siete a conoscenza del fatto che in America Centrale è quasi impossibile sfuggire alla Maledizione di Montezuma… ma che se optate per il mar Rosso, in agguato troverete la Maledizione dei Faraoni?
Ancora buon viaggio, quindi? Certo!