Nella giornata internazionale del mare Mediterraneo, ci fermiamo un attimo per riflettere su qualche dato preoccupante, e su qualche iniziativa che ci risolleva il morale.
Avete presente quante sono 570mila tonnellate?
Giusto per darvi un’idea, un elefante pesa in media 7 tonnellate, ovvero 7000 kg. Insomma, tantissimi elefanti. Ora pensate che ogni anno 570mila tonnellate di plastica vanno a finire nelle acque del Mediterraneo. Sì, proprio il nostro mare. Lo stesso che tanti di voi stanno guardando adesso. 570mila tonnellate di plastica equivalgono a circa 33.800 bottigliette di plastica venissero gettate in mare ogni minuto. Come se tutti gli abitanti di Como, all’unisono, lanciassero una bottiglietta nell’acqua. Questi dati non ce li siamo inventati, ma arrivano da una ricerca condotta dal Wwf, secondo la quale entro il 2050 questi numeri sono destinati a quadruplicarsi. Tra un po’ dovremo usare il pattino per farci strada tra i rifiuti.
Tanti rifiuti, un solo Mediterraneo
Povero Mediterraneo. Lui che è stato protagonista indiscusso della storia di questa parte di mondo, dove si è navigato, scoperto, combattuto, adesso ridotto a un agglomerato di rifiuti. Ogni giorno, su ogni chilometro di ogni paese che si affaccia sul mare, si accumula una media di 5 kg di plastica, che poi viene dispersa nel mare.
Se vi state sentendo in colpa per la carta del ghiacciolo che vi è “caduta” nel’97, fate bene. Probabilmente adesso abita da qualche parte vicino alla Barceloneta.
Ci pensiamo noi ( e Wwf, e Jovanotti)
Per fortuna ci sono tante iniziative che si stanno muovendo per ricordare alla gente che inquinare le spiagge equivale a inquinare il Mediterraneo. Ad esempio, Wwf sta accompagnando Jovanotti nel suo tour estivo con dei banchetti di sensibilizzazione per spiegare i pericoli della plastica usa e getta. Anche noi di Sebach, fornitori ufficiali del Jova Beach Party, ci stiamo dando da fare, distribuendo dei portacenere portatili per difendere l’ambiente sempre accompagnati dal nostro hashtag estivo, #nelmomentodelbisogno
Vediamo chi la fa più grossa
E poi ci sono gli eroi di tutti i giorni, quelli che non si dimenticano della responsabilità di ciascuno di noi nei confronti dell’ambiente. Tipo Virginia Cianniello, una digital manager campana che ha lanciato su facebook la campagna #VediamoChiLaFaPiùGrossa - che ovviamente non poteva non catturare la nostra attenzione. Qualche giorno fa Virginia ha sfidato i suoi contatti su Facebook a riempire quante più borse di plastica con i rifiuti trovati in spiaggia, e di postare la più grossa sul proprio profilo. Inutile dire che l’iniziativa è diventata virale.
Chissà che non lo diventi anche la voglia di curare questo mare prima che sia troppo tardi?