Due amici hanno deciso di combattere i pregiudizi nei confronti dei bagni pubblici a colpi di macchina fotografica. E noi non stiamo più nella pelle.
“È raro che due amici, ogni tanto, non si scambino gli occhi.” Così parla dell’amicizia uno dei maggiori aforisti italiani, Dino Basili. Gli amici li vedi e li riconosci subito: sono strani come te, riescono a vedere il mondo come lo vedi tu, ridono delle tue stesse meravigliose idiozie, e si arrabbiano per le stesse cose, che sono sempre importantissime, molto ideologiche, e tu sai che insieme cambierete il mondo. Non è forse così che sono nate le migliori storie di avventura e amicizia da I tre Moschettieri a Lupin, Jigen e Goemon (meno Fujiko perché è sempre un po’ problematica)?
Due amici, una fotocamera e un water
Quella che vi raccontiamo oggi è la storia di due amici a cui non daremo un nome. Due amici di vecchia data, che si sono conosciuti mentre facevano i volontari sulle ambulanze in Toscana, loro regione di origine (che poi è anche la nostra, chiediamo venia per il campanilismo). Due amici di quelli veri, quelli che poi crescono, le mogli diventano amiche a loro volta, i bambini giocano insieme, ma che non hanno smesso mai di non prendersi troppo sul serio. Insomma, questi due amici in comune hanno anche la gran bella passione per la fotografia. Ritrattista uno, paesaggista l’altro, con alcune esibizioni alle spalle e molta voglia di trovare nuovi soggetti e nuovi argomenti da esplorare, questi due ragazzi hanno deciso di sviluppare un progetto artistico semi-serio e si sono messi a fotografare gabinetti con i loro smartphones. E per noi, sono subito entrati nella leggenda.
Zingarata? Forse meno di quel che si pensi
Su Instagram, si fanno chiamare “I Cavalieri del Water” (noi li abbiamo amati già dal nome, ovviamente), e il loro profilo non è certo uno di quelli che passa inosservato. Al centro di questo loro progetto, un desiderio che noi non solo condividiamo, ma in cui ci riconosciamo completamente: abbattere i tabù intorno ai servizi igienici, e insegnare a rispettarne il ruolo fondamentale per il benessere di tutti. Già, perché i nostri Cavalieri con le loro immagini raccontano delle storie che vanno ben al di là del maltrattamento generalizzato dei bagni pubblici, ma ne esaltano il valore con leggerezza e allegria.
Il bagno-siluro
Una delle immagini che sicuramente colpisce di più è quella del Siluro, che i Cavalieri definiscono “l’antenato del nostro water moderno”. Un bel bianco e nero in cui una cabina fatta di lamiera, che non lascia presagire niente di più comodo all’interno, se ne sta felice e sgangherata in mezzo a un campo. Chissà quanti contadini ne hanno beneficiato nel tempo!
Parole Parole Parole
Un’altro aspetto che ha colto l’interesse dei Cavalieri del Water sono i cartelli che vengono lasciati dentro e intorno ai bagni pubblici. “Attacco alla privacy” riprende una delle angosce più grande del nostro tempo, la videosorveglianza, e la mostra come un tentativo disperato di un proprietario di un bar di insegnare ai propri clienti a non farla letteralmente fuori dal vaso.
Cocktail di gabinetti
Un’altra foto raccolta dai nostri Cavalieri riprende il water di un aereo pieno di ghiaccio, che non abbiamo capito esattamente cosa rappresenti da un punto di vista artistico ma che ci fa pensare che tutte le frontiere dei voli low-cost siano state infrante nello stesso istante e che d’ora in poi le bevande a bordo non saranno mai più le stesse.