Lifestyle - 15 dic 2021

Guida (pratica) di sopravvivenza al Natale

Perché se le pubblicità ti mostrano un Natale tutto sorrisi, maglioni colorati e lucine atmosferiche, la realtà è spesso ben diversa.

Ci pensa Sebach a farti un regalo tutto natalizio (oltre ai premi del Calendario dell’Avvento), con questa guida pratica di sopravvivenza da seguire punto per punto. Se poi decidi che è comunque troppo… un bel biglietto di andata per una vacanza last minute è comunque una valida alternativa.

Le musiche e i jingle natalizi

Certo ognuno ha i suoi gusti musicali, ma un’overdose di All I want for Christmas is you è una punizione, anche per i più sfegatati fan di Mariah Carey. E se state giocando al Whamageddon, anche quell’altro innominabile classico del Natale pop vi sarà indigesto.

La soluzione di Sebach: Gem Boy e Richard Cheese, atmosfera natalizia sì, ma con ritmo!

natale-shopping.jpg

La corsa ai regali in stile far west

Sul podio delle cose peggiori del Natale c’è sicuramente l’obbligo di dover fare i regali. Le fasi sono all’incirca queste: l’entusiasmo per il tempo a disposizione, lo scervellarsi per trovare L’IDEA GENIALE, il panico dell’ultimo momento, la sciarpa impacchettata male.

Le tradizioni però possono essere scardinate, specie in un periodo storico come questo, nel quale i magazzini della fast fashion e i negozi di chincaglieria alimentano l’inquinamento del pianeta.

La soluzione di Sebach: una donazione benefica. In internet trovate un’infinità di associazioni che si occupano di cause ambientali, sociali e culturali. Scegliete quella che sentite più vicina a voi e fate una donazione a nome della persona alla quale volete fare il regalo. Semplice, utile, bello. E non inquina.

Il telefono che scotta (come la vostra coscienza)

Vi spremete le meningi, ma non sapete proprio chi sia il mittente di questo messaggio di auguri appena arrivato. L’immagine del profilo con un gatto non aiuta, tanto meno lo fa lo stato “Hey there, I’m using whatsapp". Lo ignorate. Eppure… se una persona ha trovato il tempo per mandarvi gli auguri, vuol dire che avete una certa importanza nella sua vita. Chi siete voi per fare la figura dei maleducati che non rispondono? Così rispondete.

“Anche a te e famiglia”. E tirate un sospiro di sollievo.

E proprio quando state tornando a concentrarvi sulla prima fetta di panettone (quella della colazione, ovvio) il telefono si illumina di nuovo. Foto profilo di un fiore, “resilienza” come status. Augurio.

Dopo 4 ore di “Anche a te e famiglia” il vostro telefono inizia a opporsi, imponendo parole a casaccio tramite il correttore automatico. Eppure vi è impossibile riuscire a rispondere in maniera originale. Sarà mica colpa dei cannelloni che stanno complicando l’afflusso sanguigno al cervello?

La soluzione di Sebach: Fate gli auguri che vi interessano davvero e poi spegnete il telefono. Il 26 dicembre è terra di nessuno.

natale pranzo.jpg

Il temibile pranzo di Natale

A Natale si mangia. Si mangia tanto. Punto. Passiamo oltre?

La soluzione di Sebach: nessuna abbuffata potrà mai compromettere i risultati ottenuti con dieta e attività fisica. Evitati il mal di pancia dei rimorsi.

Se li conosci li eviti: i parenti serpenti

Partono con le domande scottanti “Ma ancora single?” “A quando un nipotino?” “Ti hanno rinnovato il contratto?”, passano per il reddito di cittadinanza, il DDL Zan e finiscono con un bel “Non sono razzista, ma”.

Vi ripetete che potete sopportare tutto questo. Che siete forti abbastanza… fino a quando arriva il quarto giro di tombola e crollate, irrimediabilmente sconfitti, sommersi dai gusci di arachidi che si accumulano sulla vostra schiena inerme.

Il consiglio di Sebach: se la riunione famigliare che abbiamo descritto non è così lontana dalla vostra realtà, createvi un diversivo. Nessuno dovrebbe essere obbligato a tanto. Potete chiudervi in bagno oppure unire l'utile al dilettevole: le mense dei poveri cercano sempre volontari disposti a servire il pranzo di Natale.