Tutti ormai conosciamo Greta Thurnberg, la 16enne svedese che sta svegliando la coscienza climatica del mondo. Ma come lei, tanti altri ragazzini stanno lavorando per fare un bagno di realtà agli adulti potenti e distratti.
World Earth Day: diamoci fiato
Domani è la Giornata Mondiale per L’Ambiente, che quest’anno è dedicata all’inquinamento atmosferico, cioè all’aria che respiriamo e che proprio a causa nostra sta progressivamente peggiorando. Questo perché attività umane come il riscaldamento di casa, l’industria, l’agricoltura, i trasporti, la produzione di rifiuti, sono all’origine di tutte le sostanze dannose presenti ad oggi nell’atmosfera come i vari diossidi e monossidi di idrogeno, nitrogeno, zolfo, il particolato, e gli idrocarburi. Attraverso giornate di sensibilizzazione come queste, le Nazioni Unite vogliono educare e coinvolgere la popolazione e i governi in modo che ciascuno di noi possa darsi una regolata e magari legislare per non far diventare il mondo un grande immondezzaio
Largo ai giovani
La dove non arrivano le Nazioni Unite a far ragionare le persone, ci stanno arrivando i ragazzini che, come hanno scritto su un cartello durante una manifestazione a Roma si sono “rotti i polmoni” di pagare le conseguenze della scelleratezza degli adulti.
Greta Thurnberg, 16 anni, Svezia
La capobanda la conosciamo tutti: si chiama Greta Thurnberg, ha 16 anni, e grazie agli scioperi scolastici in difesa dell’ambiente è riuscita a coinvolgere una generazione di piccoli europei a seguire le sue orme nell’attivismo. I suoi #FridaysForFuture e gli Scioperi per il Clima hanno saputo raggiungere delle orecchie molto importanti. Papa incluso.
Ma quello di Greta non è un caso isolato.
Ecco chi sono gli altri piccoli attivisti che stanno dando una grossa mano a cambiare le cose:
Xiuhtezcatl Martinez, 17 anni, Colorado.
Si pronuncial Shu-tez-cat, e significa (non letteralmente)”Il ragazzino che fa l’attivista da quando ha sei anni, e insieme ad altri venti ha fatto causa a Donald Trump per la sua mancanza di impegno nella salvaguardia del clima.” Questo giovane attivista americano ha già parlato al Summit delle Nazioni Unite di Rio de Janeiro e all’Assemblea delle Nazioni Unite a New York.
Ridhima Pandey, 9 anni, India.
Quando aveva sei anni, la regione dell’India da cui proviene - l’Uttarakhand – è stata devastata da un’inondazione che ha segnato la popolazione, inclusa la giovane Ridhima, che da allora si batte per raccontare al mondo di come il suo governo stia fallendo nell’impegnarsi a legislare a favore dell’ambiente.
Leah Namugerwa, 14 Anni, Uganda
Leah è una delle voci più significative del movimento creato da Greta Thurnberg perché a soli 14 anni ha deciso di usare Twitter come uno strumento potente contro la censura del suo governo, che ostacola gli “scioperi per il clima” nonostante l’Uganda sia uno dei paesi maggiormente colpiti dal cambiamento climatico che si traduce in carestie e siccità.
Alexandria Villaseñor, 13 anni, New York City
Questa piccolo guerriera del clima è diventata una dei paladini statunitensi dei Fridays for Future cominciando a presentarsi da sola davanti al quartier generale delle Nazioni Unite per 13 venerdì di fila e passando fino a quattro ore seduta su una panchina mostrando i suoi cartelli contro l’indifferenza degli adulti.
E in italia?
In Italia l’arrivo di Greta il mese scorso è stato travolgente: le piazze piene di suoi coetanei che hanno mostrato il loro supporto sono state una grande sorpresa per il pubblico che non conosceva questa iniziativa. I piccoli attivisti italiani si organizzano in gruppi cittadini, pianificano su whatsapp, si tengono in contatto con il resto del mondo su Skype e sono ben determinati a non fermarsi finché non avranno salvato il pianeta.