Sempre più spesso si parla di smart city. Ma, cosa sono e quali caratteristiche devono avere le città del futuro? Ecco alcune informazioni utili per controllare i cantieri della tua città.
Negli ultimi anni, avrai sentito parlare sempre più spesso di smart city. In tutto il mondo, le città si trasformano in città intelligenti e anche in Italia esistono molti esempi virtuosi di città che hanno deciso di scommettere su innovazione e tecnologie avanzate per migliorare le condizioni ambientali e il benessere dei propri cittadini.
Se pensiamo che il 55 per cento della popolazione mondiale vive in città, e che nel 2045, nel mondo, due persone su tre vivranno in città, capiamo come la necessità di una transizione verso le smart city sia diventata prioritaria: le città del futuro avranno bisogno di soluzioni intelligenti per sostenere la propria inesorabile crescita e migliorare la qualità della vita dei propri cittadini.
Ma, come è fatta una smart city e quali criteri dovrebbe rispettare? Il termine smart riporta a caratteristiche digitali, ma una smart city è solo una “città digitale”? Secondo uno studio condotto da ABB e The European House Ambrosetti, il termine smart city è stato utilizzato per la prima volta negli anni Novanta, quando le multinazionali delle telecomunicazioni e dell’informatizzazione avevano direttamente connesso il concetto di smart city al livello di digitalizzazione delle città.
Nel corso degli anni, il concetto si è evoluto: la digitalizzazione tecnologica è stata inserita in una visione più ampia e da semplice città iperconnessa, la città intelligente è diventata una città inclusiva, sicura, duratura, partecipata e sostenibile, così come la definisce anche il Goal 11 dell’Agenda 2030. Ma, anche se oggi la città intelligente è molto più di una città digitale, la tecnologia continua a giocare un ruolo fondamentale: una smart city impiega tecnologie moderne e avanzate per comprendere in modo efficiente le condizioni in atto, gestire le risorse in modo efficace, prevedere gli scenari futuri, ottimizzare i servizi, fornirne di migliori, aumentando così il “benessere” dei cittadini.
Le caratteristiche delle smart city
Se sei tra i curiosi che subiscono il “fascino dei cantieri”, e non puoi esimerti dallo sbirciare e commentare il lavoro degli operai – se, insomma, ti comporti come uno dei simpatici “Umarell” emiliani – sappi che ci sono diversi aspetti da controllare per accertarsi che i lavori verso una città più smart vadano nella giusta direzione. In generale, verificare come vengono gestiti i rifiuti e quali soluzioni vengono proposte per il controllo dell’aria, porre attenzione a come viene tutelato il patrimonio paesaggistico e culturale e accertarsi che venga garantito l’accesso ai cittadini alle decisioni sul bene comune è un buon inizio. Ma, più di tutto, è utile misurare il grado di smartness della propria città sulla base di sei caratteristiche definite dall’Unione Europea:
1. Smart People: nella tua città, l’amministrazione cerca di coinvolgere tutti i cittadini in percorsi partecipati per la condivisione di idee, pensieri e informazioni mediante modalità diversificate, dalle consultazioni online ai gruppi di lavoro? Ricorda: una città intelligente è una città co-progettata.
2. Smart Governance: l’amministrazione adotta modelli di governo improntati a dare centralità ai beni relazionali e ai beni comuni? Per esempio, la tua amministrazione opera in modo trasparente?
3. Smart Living: la tua vita in città è “agile”? In una città intelligente, le innovazioni apportano benefici alla qualità della vita in diversi ambiti: dalla coesione sociale all’accesso all’istruzione, da servizi sanitari innovativi all’efficienza economica, dall’offerta culturale alla sicurezza, ecc.
4. Smart Economy: l’economia deve aumentare la prosperità locale, nel rispetto delle risorse offerte dall’ambiente. La tua città ha la capacità di attrarre nuove imprese, mantenendo e valorizzando quelle già esistenti?
5. Smart Mobility: la mobilità sostenibile è una delle priorità fondamentali di una città intelligente. L’obiettivo è snellire il traffico e ottimizzare il trasporto, rendendolo accessibile, economico e il più green possibile. La tua città privilegia forme di mobilità condivise, come il car e il bike sharing o il car pooling? Incoraggia l’uso dei mezzi pubblici? Della bicicletta, mediante reti di piste ciclabili, o la mobilità lenta, attraverso zone pedonali o zone a traffico limitato?
6. Smart Enviroment: riguarda il rispetto dell’ambiente circostante. Gli obiettivi da raggiungere sono l’utilizzo corretto delle risorse naturali e l’efficienza energetica, a partire dall’efficientamento degli edifici, passando dall’uso di energie rinnovabili e di sistemi intelligenti di gestione dei rifiuti fino ad arrivare alla valorizzazione delle aree verdi e dei parchi.
Esempi di città del futuro in Italia e nel mondo
Tutte queste caratteristiche apportano benefici concreti nel quotidiano delle persone. La tecnologia costituisce il perno fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi: raccolta, elaborazione e analisi dei “big data” consentono di avere informazioni utili alle amministrazioni, ma anche ai cittadini, a monitorare e anticipare situazioni in tempo reale per migliorare i servizi alle persone. Facciamo qualche esempio.
La maggior parte dei problemi in una grande città sono legati alla viabilità. Se integriamo diversi tipi di trasporto pubblico e micromobilità potremmo snellire il traffico, ridurre l’inquinamento e migliorare la vita dei cittadini, non più costretti a vagare ore nel traffico. Per fare questo, è necessario che la rete di trasporto pubblico sia coordinata il più possibile e questo è possibile grazie alle nuove tecnologie che processano dati velocemente. Pensiamo anche all’utilizzo di mappe interattive, alle dashboard sulla mobilità o sull’efficienza energetica.
A Barcellona, per esempio, è attivo un sistema unificato che, attraverso applicazioni e dispositivi mobili, comunica la situazione dei posti auto disponibili. Sempre in ambito mobilità, grazie alla rilevazione del traffico in tempo reale, è possibile intervenire sui cicli semaforici in modo dinamico. A Vienna, per esempio, è attivo un sistema di semafori intelligenti in grado di capire le intenzioni dei pedoni in soli due secondi.
A Copenhagen si testano soluzioni per la gestione dei rifiuti, con cassonetti dotati di sensori all’avanguardia in grado di rilevare la presenza di rifiuti e di inviare avvisi automatici per lo svuotamento manuale, ottimizzando le operazioni di raccolta. A Saint Albert, in Canada, è stata creata una foresta comunitaria destinata a fornire frutta e verdura per le banche del cibo locali.
In Italia, secondo l’ICity Rank 2021, sul podio delle città smart ci sono Firenze, Milano e Bologna grazie all’uso sistematico che fanno degli open data, della rete wi-fi, di app municipali, di tecnologie di rete e servizi online. Si distinguono anche Venezia, unica città in Italia ad avere una cabina di regia per la gestione digitale di mobilità e sicurezza, e Torino, scelta dall’Harvard Alumni Entrepreneurs dell’università statunitense come modello di laboratorio urbano per il primo appuntamento di un ciclo di eventi online.
Ora che hai tutte le informazioni utili per iniziare, non ti resta che controllare i cantieri del futuro della tua città!