Non si direbbe, dati i presupposti: sole, ferie, voglia di divertirsi. In un attimo, però, l’estate può trasformarsi in un incubo. Vi diciamo come ribaltare il risultato (cit.).
E dato che un piede dentro la stagione estiva ce l’abbiamo già, non ci perdiamo in chiacchiere e vi consegnamo il decalogo Sebach per l’estate che spacca.
1 - Lotta ai tormentoni
Quest’anno, gli esperti hanno individuato ben 17 tormentoni estivi. Nella musica, si sa, il guilty pleasure è più che lecito. Tuttavia, per evitare di minare la vostra rispettabilità, scegliete di ancheggiare - o al giorno d’oggi si twerka solo? - al ritmo di quella più affine ai vostri gusti abituali: nella lista ce n’è per tutti i gusti.
Noi? I tormentoni li scarichiamo.
2 - Instagrammabile ok, inflazionato meno
Le statistiche dicono che un luogo affollato ha il 99% di possibilità di vanificare l’effetto relax di una vacanza. Certo, il desiderio di inseguire la foto perfetta - quella che dal feed farà verdi d’invidia i vostri contatti - c’è, ma qui si tratta di volersi bene.
Per evitare i luoghi più inflazionati, fate così: seguite il profilo @venereitalia23, e andate dalla parte opposta.
3 - FOMO? Usate la tecnologia!
Però quella foto la volete a tutti i costi. Il compromesso? Utilizzate l’intelligenza artificiale per sovrapporvi a uno scenario iconico, et voilà.
Non siete a vostro agio con le labbra a culo di gallina? Appaltate all’AI anche quelle.
4 - Live and let die live
Se c’è una cosa bella dell’estate, sono i live. Dal piccolo concerto indie in località tutte da scoprire, ai concerti in alta quota, fino ai grandi festival, e passando per le centinaia di chioschi e baretti che si organizzano con djset e cover band, non c’è che l’imbarazzo della scelta.
Solo due parole: dateci dentro.
5 - Praticate atti di gentilezza a casaccio
Ci sale il diabete ad usare questa frase, ma tutto sommato è un bel consiglio. Quando ai festival di cui sopra sarete in coda per il bagno, fate passare chi sembra davvero non poterne più. La musica unisce, specie quando è gentile.
Il fatto che quando i bagni li fornisce Sebach non ci sia coda, è un benefit!
6 - L’ambiente non va in vacanza
Già. Eppure in estate viene più facile sgarrare. La parmigiana in spiaggia chiede i piattini di plastica, il mojito al parco urbano ha la cannuccia ancora di plastica, la grande capitale si percorre meglio con la bottiglietta di plastica nello zainetto.
Voi siate bravi come sempre: usate meno, differenziate, chiedete alternative ecologiche.
7 - Due parole d’obbligo
In estate si sgarra, si eccede e spesso si arriva al punto di dimenticare com’è fatta una verdura, o che esistono cibi non fritti..
Sappiate che la verità è che non si ingrassa da Natale a Capodanno, ma da Capodan-.
Oh no. Cancellate tutto. Noi non abbiamo detto niente. Fate conto che il punto sette non sia mai esistito.
Moderatevi un po’, ecco tutto.
8 - Dedicatevi del tempo
Attenzione, messaggio per le coppie.
Non sappiamo come la pensate - anche se ancora le statistiche… - riguardo all’amore estivo, al colpo di matto, alla scappatella marittima. Noi solo vi consigliamo di approfittarne per dedicare qualche attenzione in più al/alla vostrƏ partner.
Perché proprio in estate, direte voi? Boh, rispondiamo noi. Nel dubbio, vi daremo lo stesso consiglio anche in autunno.
9 - Uscite dalla zona di comfort
Complici gli ormoni, complice quel venticello sbarazzino - per non dire il caldo alla testa - complici le situazioni diverse, provare nuove cose in estate è più facile.
Buttatevi in una, dieci, cento delle cose che vengono organizzate in ogni dove.
Siete fissati con l’outdoor? Provate il teatro all’aperto! Per voi c’è solo la cucina italiana, meglio se di mammà? All’estero, cercate i piatti locali! La vostra routine è fatta di ciabattine, spiaggia, giallo sotto l’ombrellone? Iscrivetevi ad un corso di sub, cercate una vertiginosa zipline, comprate una racchetta da paddle, appassionatevi del geocaching, leggete una saga fantasy, cavalcate un lama imbizzarrito verso l’orizzonte, dobbiamo continuare?
10 - Staccate (davvero) (ma sul serio)
Certo, i lavoratori dipendenti non portano il cartellino in valigia (si spera). Per quelli di loro che possono essere raggiunti al numero privato, e per tutti i professionisti, gli autonomi, i freelance, i partita iva, il più grande consiglio che vi diamo è questo: ritagliatevi del tempo per essere irreperibili.
Vi ritroverete alla macchinetta del caffè con un sacco di cose in più da raccontarvi 😉