Diamo un’occhiata a come funziona il FAI, una delle istituzioni italiane che si occupa di proteggere il nostro patrimonio storico e culturale.
Il FAI (Fondo Ambiente Italiano) è una di quelle cose che se non ci fosse bisognerebbe inventarle. Nato nel 1975 dal desiderio di Elena Croce, figlia del filosofo Benedetto, di creare una fondazione senza scopo di lucro che portasse in Italia il modello proposto nel Regno Unito dal National Trust, FAI si occupa della conservazione, promozione e salvaguardia del patrimonio storico, artistico e naturalistico italiano.
Ad oggi, 58 tra parchi, castelli, ville, dimore storiche sono diventati beni FAI. Di questi, 35 sono aperti al pubblico, 16 sono tutelati e 6 in restauro. Insomma, il lavoro svolto da FAI per la tutela del patrimonio culturale italiano è immenso.
Come funziona
Quello che rende unico il lavoro di FAI è il suo modello operativo, che è fondato su donazioni private. Una volta divenuto un bene FAI, il luogo donato viene a far parte di un sistema di salvaguardia che si occupa del suo restauro, in caso ce ne sia bisogno, ma anche della sua gestione finanziaria, della promozione del territorio circostante e del suo inserimento nel circuito di attività culturali promosse dall’associazione. Tutto questo avviene solo grazie alla generosità dei soci FAI e di chi sceglie di sostenere il suo lavoro attraverso il volontariato. Ad oggi, si contano più di 7000 volontari distribuiti su tutto il territorio italiano che contribuiscono ad attivare alcune delle iniziative più famose e popolari di FAI, come le Giornate FAI di Primavera, in cui ogni anno vengono gratuitamente aperti al pubblico quasi 10.000 luoghi di interesse culturale e paesaggistico.
Sostenibilità e Accessibilità
L’importanza di FAI per il nostro paese non si limita solo alla salvaguardia dell’arte e della cultura, ma anche alla tutela ambientale e alla adozione di misure dedicate alla sostenibilità energetica.
Insieme ad altre 16 associazioni impegnate nello stesso campo, FAI ha presentato a Palazzo Chigi una Agenda Ambientalista in cui vengono messi in evidenza gli interventi più urgenti che potrebbero portare l’Italia verso la ri-conversione ecologica.
Un altro grande impegno di FAI sono le sue politiche di inclusione, che si concretizzano nell’ideazione di progetti di accessibilità che permettano a tutti gli utenti di godere della bellezza dei beni FAI. I progetti FAI Per Tutti e Sentire l’Arte si occupano proprio di questo.
Sostenere FAI
Grazie al lavoro che porta avanti per la protezione del nostro patrimonio, FAI è diventato nel tempo un punto di riferimento per tutte le istituzioni e le aziende che, come Sebach, ne condividono l'impegno a sviluppare e sostenere politiche culturali e ambientali sostenibili. Ecco perché la sua opera è preziosa quanto quelle che protegge. Ecco perché va sostenuta.