Chi ha detto che andare in ferie non è stressante? Valigie, prenotazioni, reunion familiari e all-inclusive di dubbia inclusività: chi nega è complice.
Sì, avete letto bene. Questi non sono i soliti consigli per sopravvivere al rientro dalle vacanze, alla tipica malinconia che vi assale una volta tornati in ufficio, alla mole di vestiti puzzolenti che vi aspettano in lavanderia. Per quelli vi basterà ascoltare Studio Aperto tra qualche settimana.
Noi giochiamo di anticipo. Perché se dopo un anno di lavoro l’unica cosa logica da fare sarebbe stendersi sul divano e trasformarsi in bradipo, resta il fatto che tutti ci ostiniamo a organizzare le vacanze.
E forse non è abbastanza cool da dire, ma andare in vacanza è una fatica!
1. Se prenoti con anticipo risparmi
Quante volte l’avete sentito dire? Quante volte ve lo siete detti? Prenotare a gennaio per andare in vacanza in luglio è un’ottima mossa. Eppure, voi proprio non ce la potete fare.
Sarà perché il piano ferie latita sulla scrivania del titolare da qualche mese, perché la vostra indecisione galoppante sta peggiorando con l’età o perché in fondo vi piace vivere quel brivido del “se non trovo posto vado in ferie in mansarda senza aria condizionata”.
Qualsiasi sia l’oscuro meccanismo che vi ha impedito di prenotare le ferie con anticipo (anche quest’anno), abbiamo la risposta per voi.
Il consiglio di Sebach: per le ferie, andate di last minute. Però prenotate già per Capodanno. Ci rivediamo qui il 30/12?
2. Ansia da valigia
Vi hanno spiegato il metodo KonMari, state mentalmente pensando agli abbinamenti già da mesi, vi state cimentando nell’arte dei rotolini, avete travasato tutti i liquidi in contenitori più piccoli e avete pure fatto una lista delle cose da portare… e se piove?
Il consiglio di Sebach: fare shopping sul posto aiuta l’economia locale.
3. La vacanza perfetta
La vacanza perfetta, più che un sogno, è un incubo. Sappiamo che sono mesi che la pregustate (senza averla programmata, ovvio) e che vi siete già prefigurati lo scorrere delle giornate che avrete davanti, ma una cosa è certa: la vacanza perfetta non esiste.
Il contrattempo, il volo cancellato, la foto dell’agenzia che non assomiglia minimamente alla realtà, il cibo che proprio non va giù, sono solo alcuni degli imprevisti che possono capitare. Ma potete stare tranquilli, qualora non accadesse nulla di tutto ciò… sarà comunque durata troppo poco. E quindi?
Il consiglio di Sebach: vivere il qui e ora, e non farsi troppe aspettative.
4. Vacanze in famiglia
Un capitolo a parte meritano i viaggi con tanto di reunion familiari. Non importa che voi abbiate 30, 40 o 50 anni: siete in vacanza con i vostri genitori? Vi tornerà l’acne. Per loro sarete sempre dei tredicenni, poco conta la barba o che abbiate già messo su famiglia: il vostro potere decisionale sarà pari a zero.
Non vi resta che sedervi comodi sul sedile posteriore, ascoltare la musicassetta dal vostro walkman (almeno può essere considerato un accessorio vintage) e fare ogni tanto la fatidica domanda: “quanto manca?” Vi sentirete improvvisamente a vostro agio.
Il consiglio di Sebach: se la famiglia è quella che vi siete costruiti voi, apprezzare la convivenza 24 ore su 24 è l’unico metodo… per tutto il resto c’è il Mini Club!
5. E la regolarità? Nessuno pensa alla regolarità?
Tranquilli, noi ci pensiamo. Sempre.
Il consiglio di Sebach: puoi leggere questo articolo!