Tex compie 70 anni. Gli dedichiamo la classifica dei fumetti italiani che ci hanno tenuto compagnia più a lungo tra le mura dei nostro bagni.
C’era una volta un mondo in cui gli smartphones non esistevano. Niente social media da aggiornare, niente ex fidanzati da stalkerare, niente whatsappate collettive. Niente, nada. C’era una volta un mondo in cui i bagni italiani erano un proliferare di riviste, quotidiani, libri. Una biblioteca casalinga in cui perdersi e, nei casi peggiori, leggere il retro dei detersivi. In questo mondo ormai quasi scomparso, regnavano incontrastati i fumetti. Per innumerevoli sedute, eroi ed eroine ci hanno accompagnato in situazioni immaginarie tra incanto, paura e avventura. Lontani dalla gesta incredibili dei supereroi americani, i fumetti italiani hanno tradizionalmente saputo raccontare dei mondi possibili fatti di personaggi molto umani, imperfezioni comprese.
Proprio a loro dedichiamo questa breve classifica dei cinque fumetti italiani più amati di sempre!
1 - Tex Willer: il primo grande eroe
Non si può nemmeno cominciare a parlare di fumettistica italiana senza cominciare dal padre di tutte le grandi pubblicazioni seriali del nostro paese. Chissà se Bonelli e Galleppini avevano idea di aver creato una leggenda, in quel 1948 ancora pieno di brutti ricordi. Da settant’anni, Tex cavalca le praterie del West sempre sul confine tra giusto e sbagliato, legge e umanità: sia nei suoi panni di ranger, che in quelli di capo dei Navajos, Tex parla ancora a tutti del coraggio di combattere per la giustizia, di qualsiasi colore essa sia.
2 - Dylan Dog: indagatore dell’incubo
Giuda ballerino, non può esistere una classifica senza Dylan Dog. Insieme al suo fedele compagno Groucho, l’indagatore dell’incubo più amato d’Italia ci ha accompagnati in viaggi attraverso la coscienza, la percezione della realtà, e le paure più nascoste che covano in ognuno di noi. Umano, troppo umano, questa è la grande debolezza di questo Sherlock Holmes inseguito da mostri, ammalianti streghe, folli personaggi imbevuti di inquietudine. Se gli aspetti più splatter di Dylan Dog hanno ricevuto qualche critica, la profondità delle sue esplorazioni nel mondo dell’horror rimangono ancora inattaccate.
3 - Diabolik: un ladro affascinante
Ladro dagli occhi di ghiaccio che guida una Jaguar E-Type e vive nella certezza di essere inafferrabile. Non so voi, ma a uno così è difficile resistere. Lo sa bene Eva Kant, la sua fedele compagna che dal 1962 lo accompagna nei suoi colpi. Creato dall’immaginazione di Angela e Luciana Giussani, Diabolik è una carogna che solo col tempo è riuscito a diventare un personaggio più profondo, dotato di un personale e particolarissimo sistema di valori. Uno su tutti, quello di non smettere mai di far impazzire il povero ispettore Ginko.
4 - Corto Maltese: moderno Ulisse
Basta un titolo, e il mondo dei fumetti si ferma. “Una ballata del mare salato” è uno dei grandi capolavori della produzione di Hugo Pratt. Da molti definita come una graphic novel prima che andassero di moda, la ballata contiene tanta creatività visiva quanta bellezza narrativa. Poesia e arte grafica si sposano in questo lavoro indimenticabile in cui Corto Maltese, meraviglioso marinaio e viaggiatore della vita, si rivela essere una guida unica e originale nel complicato contesto storico degli inizi del ventesimo secolo.
5 - Valentina: fotografa della vita
Ultima, ma sicuramente non per importanza, un’altra creatura nata dalla matita di Guido Crepax. Tanta è stata l’influenza di questo personaggio nella cultura popolare italiana, che non esiste donna con un caschetto nero a cui non sia stato detto di assomigliarle. La realtà, come ci insegna la fantasia, è molto più complessa di così: oltre al taglio di capelli, oltre alla sensualità, Valentina è un personaggio reale che cresce e invecchia sulla pagina. Una fotografa del mondo e della vita che sa strizzare l’occhio all’ironia.