Abbiamo parlato tante volte di letteratura, ma non ci siamo ancora soffermati su un genere che da sempre spopola.
C’è un periodo ben preciso nel quale i libri per bambini a tema pipì e pupù occupano un posto sulle mensole delle librerie dei più grandi. Vero evergreen del mercato editoriale, il tema è stringente: gli escrementi rappresentano, per i bimbi, un mix irresistibile, affascinante, misterioso e divertente. Un mondo da esplorare senza imbarazzi - almeno per i piccoli.
Discorso diverso per i genitori dalle tendenze bibliofile, che a cena con gli amici si stanno confrontando sulla lista fresca fresca dei candidati allo Strega, e si vedono recapitare sulla tavola un volumetto dalla copertina morbida sulla quale campeggia il disegno di un bambino che con la lente di ingrandimento analizza una spirale marrone degna della mostra Cacas. E da quel volumetto non c’è modo di scappare, nonostante il piccolo o la piccola l’abbiano già sfogliato centosettantavolte nell’ultima settimana, ridendo regolarmente ad ogni vignetta.
Copertine che parlano
Non serve consumare la tessera della biblioteca per documentarsi a riguardo: basta passare in rassegna le copertine dei libri scatologici dedicati ai più piccoli. Oltre al già citato scienziato in erba con la lente di ingrandimento, troveremo vasini spesso incastrati attorno alle natiche altrui, pannolini più o meno gonfi, e poi animali, tantissimi animali (con una predilezione per l’elefante perché, se si deve far ridere con la cacca, più ce n’è e meglio è). Si può arrivare a individuare principesse intente a mollarne di particolarmente mefitiche e maschietti intenti a scalare una montagna di cacca con tanto di bandierina da piantare sulla vetta.
Ben più che l’occasione per scherzare
Per i piccoli, il rapporto tra corpo umano e funzioni fisiologiche è una fonte inesauribile di risate, provocazioni e sorprese. Per l’austriaco con il sigaro, invece, la nostra personalità nasce anche da qui. Sigmund Freud, infatti, ha messo in ordine le fasi della crescita infantile nelle quali il rapporto con la cacca e la pipì gioca un ruolo fondamentale. Secondo lo psicanalista, il periodo che va dai 2 ai 4 anni - la fase anale - è caratterizzato proprio dal fascino per il controllo e l'eliminazione dei rifiuti corporei. Qui il bambino inizia a capire i concetti di potere e autonomia, legati in questo caso alla capacità di "trattenere" o "rilasciare" pipì e pupù. Se da adulti saremo autorevoli o impulsivi, insomma, dipende anche da che libro utilizziamo per interrompere quella densa discussione sul valore di Dostoevskij nel panorama dei classici russi.
Come sempre, i libri ci vengono in aiuto
Nell’universo inesplorato e nelle tante possibilità che gli scarti corporei rappresentano, serve una mano capace a trattare l’argomento con ironia (come piace a noi di Sebach), dolcezza e consapevolezza pedagogica. Questa è la nostra piccola selezione di suggerimenti.
L’investigativo: chi me l’ha fatta in testa?
Questo libricino è un best seller da più di trent’anni. Chi me l’ha fatta in testa? racconta le vicende di una talpa che si ritrova una pupù in testa, e avvia una divertente indagine alla ricerca del colpevole. Dopo aver interrogato diversi animali, saranno le mosche - qualificate esperte del settore - a indirizzare la talpa al colpevole. Adatto ai bambini dai 2 anni in su.
PS: Se vuoi saperne di più sugli animali selvatici al bagno, ne abbiamo parlato qui.
Il democratico: anche le principesse fanno le puzzette
Un papà apre il libro dei segreti delle principesse, e inizia a raccontare qualcosa che nessuno sapeva. Un inno all’ugualianza. Dai 5 anni.
Il geografico: l’isola delle cacche
Immaginate il dissidio: il tuo corpo produce tutte queste cose, ma subito te ne devi separare - e quel che è peggio, devi vederle scomparire nel vortice terribile dello sciacquone. L’isola delle cacche ci racconta di un territorio che raccoglie tutte le cacche, e dove queste si troveranno al sicuro. Ora sì, che la si può fare a cuor leggero! Dai 3 anni.