Ci sono delle regole che non andrebbero mai infrante. Ma i content creator non hanno rispetto per nessuno, e questo è quello che non dovrebbe succedere (ma succede).
Non si mette il formaggio sulla pasta con il pesce, né l’ananas sulla pizza; olio e aceto si separano; due magneti si respingono; il contatto tra materia e antimateria potrebbe distruggere l’universo.
Il mondo è fatto di coppie opposte e inavvicinabili: si garantisce così il suo funzionamento. Ora, cosa c’è di più opposto e inavvicinabile se non il cibo e la stanza da bagno?
Ai due capi della catena
I due temi, infatti, occupano in tutti i sensi gli estremi di un ciclo nel mezzo del quale c’è… il corpo umano. E - non insistete - non serve che argomentiamo.
Ad un certo punto, però, a qualcuno è venuta un’idea che definiremo, da questo punto di vista, dissacrante: mangiare arance facendo la doccia. La giustificazione è delle più nobili: il vapore dell’acqua calda intensificherebbe il profumo agrumato, con gli olii naturali così riscaldati che andrebbero a ridurre stress e ansia e a rinvigorire il mood. “Inventato” attorno al 2015 e raccontato sul social network Reddit, orange shower è presto diventato un trend, e le descrizioni di chi lo sperimenta sono quantomeno accattivanti… e molto più invoglianti rispetto ad un altro trend, di poco successivo.
Questa volta siamo su TikTok, e il nome è shower onion. Prevede la presenza di una cipolla in bagno, il cui compito sarebbe quello di assorbire i cattivi odori (specie quando non c’è adeguata ventilazione). Vero o falso, non lo sappiamo: in ogni caso, noi continuiamo a prevedere, per i nostri bagni mobili, la migliore areazione possibile.
Dal picnic da bagno alle nuove frontiere social
Proprio così: non si può accusare la frutta di avere colpe (biblica mela rossa a parte).
Il problema è che grazie ai social abbiamo assistito a un progressivo avvicinarsi del cibo alla stanza da bagno. La prima è stata Kourtney Kardashian, che ha pubblicato una foto su Instagram - il bagno visto dall’alto, la vasca piena, e una serie di pietanze impiattate, disposte sul pavimento - dal significato insondabile… almeno finché il tutto non è stato definito un innocente "picnic da bagno” da un milione e mezzo di like.
Poi è stato il turno di un utente di Twitter, che con il progetto Shower Food ha preso a recensire piatti mangiati facendo la doccia, arrivando a consigliare i cibi più adatti ad essere consumati sotto al getto caldo.
Qui è dove le cose si sono incrinate. Su TikTok assistiamo a persone che cuociono enormi porzioni di ramen nella vasca da bagno; ancora su TikTok, uno “chef” prepara cene complete nelle stanze da bagno degli hotel nei quali soggiorna per lavoro; ad oggi, è arrivato a preparare un piatto nella toilette di un volo di linea (azione che gli ha fruttato l’iscrizione nella lista degli ospiti non graditi dell’americana Delta Airlines).
Ci sentiamo degli incompresi
Ci fermiamo qui. Spesso ci interroghiamo sul valore delle parole: tentiamo di essere sempre chiari, di definire ogni cosa al meglio, di farci capire. Giusto qualche settimana abbiamo lanciato una linea di prodotti dal nome Modular. Li abbiamo raccontati parlando di massima versatilità, perché ogni modulo può essere allestito come magazzino, ufficio… come locale mensa e come toilette.
Ma non tutto insieme, accidenti!