Letture da bagno - 15 apr 2025

Le mille e una sfumature delle cabine

Sarà deformazione professionale, ma per noi la cabina è una cosa seria.

E non solo seria, perfino iconica... Tutto nasce con il Top San: il bagno mobile, nella sua versione originale in rosso, che è diventato vero e proprio simbolo del servizio igienico che arriva dove meno te lo aspetti. Negli anni, il Top San si è modificato, evoluto, allargato, e si è fatto ancora più sostenibile. È stato personalizzato, ha viaggiato in lungo e in largo per il territorio nazionale (isole comprese), è stato immortalato in pose buffe e luoghi impossibili, è stato protagonista di reel, stories, video… che vita intensa! Questo spiega la nostra fissazione - in senso buono - nei suoi confronti. Ma non di sole cabine rosse vivono gli uomini e le donne.

La cabina come luogo di comunicazione

Non abbiamo dubbi. Se diciamo cabina, la prima cosa che in genere viene in mente - dopo il Top San, ovvio - è la cabina telefonica. La cabina telefonica nasce nel 1881 con un nome altisonante: il Fernsprechkiosk di Berlino permetteva, a fronte dell’acquisto di biglietti di carta, di comunicare al telefono. Giusto per curiosità, il telefono a gettoni e la relativa cabina fanno la loro comparsa negli USA nel 1889. Nella prima metà del 900 si sviluppa il look della cabina telefonica per eccellenza - la K6 inglese, rossa anch’essa - ed è il 1952 quando il primo esemplare italiano viene installato in piazza San Babila, a Milano. A questo punto, dovremmo iniziare il corposo elenco della fenomenologia del telefono pubblico, dalle code di innamorati in attesa del loro turno per parlare con la bella lontana, all’album con la raccolta delle schede telefoniche. Ma non perdiamo il focus.

AdobeStock_1347067193.jpeg

Dopo il telefono pubblico: nostalgia e creatività

Arriva il telefono cellulare, si diffonde, si trasforma in smartphone. E le cabine? Lentamente scompaiono, tra freddi comunicati che ne sanciscono “la rimozione in tale data” e comitati per la loro salvaguardia. Ma noi abbiamo fiducia nella creatività, e a ben vendere, perché negli anni tante cabine telefoniche sono diventate piccole biblioteche e nodi per il bookcrossing, lo scambio di libri. E non solo. A Berlino - e dove, altrimenti? - le ex cabine telefoniche sono diventate le discoteche più piccole del mondo grazie alprogetto Teledisko. Si paga un euro, ci si sta dentro in cinque, e sono dotate di dancefloor e luci strobo. Tra le altre cose, le Teledisko si spostano per la città - un sito ne traccia le posizioni - e possono essere noleggiate per eventi privati.

I 15 minuti di celebrità delle cabine

Dove si cambiava Superman? Esatto. Anche se in molti ci chiediamo dove si cambi ora. Forse usa un’app apposita? Nella super classica serie inglese Doctor Who, invece, il Tardis è una via di mezzo tra navetta spaziale e macchina del tempo, e prende le fattezze di una Police Box, una ormai obsoleta cabina telefonica blu che si poteva vedere negli anni Quaranta per le vie delle città inglesi. E ancora. Una cabina è stata presa d’assalto dagli uccelli di Hitchcock, mentre diverse cabine telefoniche hanno trasmesso informazioni, fornito indizi, scatenato operazioni di spionaggio e dato il via a missioni impossibili.

C’è un futuro per le cabine?

Di certo, perché la prima cosa che una cabina offre è la privacy, e un po’ di privacy serve sempre. E allora ben vengano le cabine insonorizzate da utilizzare come ufficio on the go nei coworking oppure, come all'aeroporto di Istanbul, quelle da noleggiare per farci un pisolino: la forma non è proprio quella di una cabina, ma per poco più di 10 euro si può dire addio alla tradizionale notte all’addiaccio sul pavimento del gate. Se invece vogliamo dare ascolto alla deriva di un mondo orwelliano, non possiamo non ricordare le AmaZen, le cabine pensate da Amazon per preservare la sanità mentale dei propri dipendenti: una cabina nella quale praticare la mindfulness mentre fuori si scatena l’inferno del Black Friday. Ma quest’ultima declinazione ci ispira meno. Preferiamo le nostre, di cabine: sono mobili, accoglienti, accessoriate, private… ma soprattutto, si trovano nei luoghi più belli d’Italia e al centro degli eventi più intriganti!

AdobeStock_650366826.jpeg