E se il tempo è prezioso, non sprecarlo è importantissimo. Vi spieghiamo come evitare di fare errori grossolani nella scelta del libro con il quale passare le vacanze.
Perché se è vero che, come dice Daniel Pennac nel suo celebre Decalogo, il lettore ha “tutto il diritto di non finire un libro”, è anche vero che una volta che siete sotto l’ombrellone, che i bambini dei vicini si sono trasferiti in massa ai gonfiabili, che tutto intorno è silenzio e quiete post prandiale, che c’è la giusta temperatura e la giusta brezza e ogni cosa insomma è perfetta… trovarsi con un mattone illeggibile tra le mani è frustrante. E fatta la premessa, andiamo con l’analisi della classifica dei bestseller.
L’età fragile, Donatella di Pietrantonio
Ci sono degli eroi, là fuori. Sono quelli che si imbarcano nella lettura di tutti i candidati allo Strega non appena le liste sono disponibili. Oppure quelli, più focalizzati, che si leggono soltanto la cinquina. Ma questi possono considerarsi in ritiro fino all’anno prossimo. Succede invece regolarmente che, vinto il premio, le vendite schizzano e tutti lo leggono (o dicono di averlo fatto 😉). E quando all’aperitivo inevitabilmente se ne parlerà, non vorrete mica essere obbligati ad ammettere che no, ancora non l’avete preso in mano? Niente giudizi di valore, allora, ma solo una concessione all’obbligatoria FOMO nei confronti dei vincitori. Con uno spoiler: storia sì, scrittura nì.
L’orizzonte della notte, Gianrico Carofiglio
Il giallo sotto l’ombrellone piace sempre; e dato che “i nordici”, con le loro atmosfere algide e i climi sottozero non si sposano con la sabbia rovente e la tintarella di luna, meglio buttarsi sui nostrani. Peccato che qui ci trovate lezioni di giurisprudenza, sedute di psicanalisi, resoconti di sogni (altrui). E sono solo le prime 250 pagine. Le successive? I rimpianti del protagonista. Che sia il caso di tornare ai rassicuranti nordici?
Cuori magnetici. Love me love me, Stefania S.
Lo sapevate, che il fenomeno #booktok muove i numeri dell’industria editoriale, tanto che non c’è volume che non vanti in copertina, prima ancora del nome dell’autore, le decine di milioni di copie vendute? Questo è già un classico - “i russi” ci perdonino - e raggiunge la ragguardevole cifra di 816 pagine. Un’altra cosa che forse non sapevate dei libri che fanno il botto via #booktok è che sono accomunati dall’avere tante, tantissime pagine. I successivi due volumi della saga infatti fanno 800 e 672: solo per dirvi di tenerne conto negli spostamenti albergo-spiaggia e viceversa.
Domani, domani, Francesca Giannone
Il fratello, la sorella, l’aziendina del padre venduta (un odorino dei Leoni di Sicilia?), lui se ne va, lei resta, la decisione di cuore versus la decisione di testa, la frattura, che fatica. “Torni in Salento, l’anno prossimo?”, “Non lo so, ma secondo te avrà un seguito questo libro?” “Chi lo sa, ma intanto ho già prenotato una masseria.” Si dice che in estate, a causa della sudorazione, si debbano consumare più elettroliti, cioè più sali, del solito. Scegliete una dieta letteraria meno insipida.
La ricerca del tempo perduto, Marcel Proust
Paura, eh?