Ogni volta che si parla di cacca ci si nasconde dietro l’imbarazzo. Noi la affrontiamo a testa alta per capirne l’importanza per la nostra salute.
arlare di cacca non ci piace, ci imbarazza e ci fa tornare tutti emotivamente all’asilo nonostante in molti casi sia il primo segnale che qualcosa non va nel nostro apparato gastrointestinale. Essere meno timidi nell’affrontare questo argomento un po’ spinoso può infatti essere vitale. Dunque noi, che timidi sull’argomento non siamo, per coscienza e per mestiere, ne parliamo, ci pensiamo, e chissà che non si arrivi a farne parlare un po’ di più.
Insomma, imparare a guardarsi indietro può allungare il nostro futuro in modo sostanziale. Peccato che in pochi lo facciano e che, soprattutto, siano in grado di capire il linguaggio misterioso in cui si esprimono i nostri bisogni.
La saggezza della flora
“Tutte le malattie cominciano nello stomaco” diceva Ippocrate. In effetti, un apparato gastrointestinale che funziona bene elimina le tossine, gli acidi, e tutto quello che al corpo non serve. Per questo motivo, appena cambia qualcosa nelle nostre abitudini, alimentari o ambientali, una delle prime reazioni è proprio l’andare in tilt, e non in bagno. La flora batterica, un po’ come noi, ha bisogno di un periodo di adattamento alle situazioni nuove. Insomma, è un po’ timida. Ecco perché anche se nel comfort del nostro bagno siamo regolari come il Big Ben, basta uscire dal casello dell’autostrada perché tutto cambi. Nonostante le leggende, l’aria di mare c’entra poco.
Attenzione alla frequenza
In generale, comunque, ci sono degli indicatori abbastanza precisi che ci possono dire se il nostro intestino è in forma o meno. La frequenza con cui si va al bagno è il primo di essi. Un individuo mediamente sano dovrebbe andare al bagno almeno una volta al giorno, fatta eccezione di persone con un metabolismo molto veloce, come gli atleti, oppure chi mangia molte fibre. Ma attenzione, se si va troppe volte può darsi ci sia qualcosa che non va, questo può succedere sia nel caso di un’intolleranza alimentare, di un’intossicazione, o di una brutta influenza. Mai abbassare la guardia davanti alle ostriche, per farla breve.
Forma e colore la sanno lunga
Anche la forma e il colore sono molto importanti. Faremmo tutti volentieri a meno di soffermarci su questi dettagli, ma visto che siamo adulti, qualche indicazione è d’obbligo. Per esempio, un colore troppo scuro potrebbe indicare la presenza di sangue, che a sua volta potrebbe indicare un ventaglio di patologie che è sempre meglio tenere sotto controllo. I medici addirittura si riferiscono a una tabella che spiega il collegamento tra diversi problemi e la forma della cacca. Si chiama Bristol Stool Scale, e anche se magari non è bellissima da guardare, è uno strumento utilissimo per tutti.
L’importanza della posizione in bagno
Come assicurarsi di fare una cacca da Oscar? Partendo dall’alimentazione, ovviamente. Mangiare cibi ricchi di fibre, tante noci, tanta frutta e bere almeno un litro e mezzo d’acqua al giorno, senza dimenticare lo sport, che non serve solo a tenere in movimento i muscoli maggiori, ma anche quelli che ci servono in altri frangenti. Soprattutto, la posizione assunta per andare al bagno è fondamentale per rendere l’esperienza il meno complicata possibile. Anni e anni di evoluzione del bagno e delle abitudini igieniche ci hanno portato ad assumere una posizione che, in realtà non è proprio la più indicata per agevolare le nostre funzioni fisiologiche. L’ideale sarebbe quello di stare accovacciati così come è ancora d’abitudine in molte zone del mondo, oppure cambiare leggermente l’angolatura delle gambe.
Un’ultima cosa, forse la più importante, sulla cacca e la salute. Pare che le coppie che riescono a parlarne in allegria siano le più felici. Che ci sia una lezione da imparare per tutti? In fondo, parlare di cacca è uno degli ultimi tabù. C’è più imbarazzo intorno a questo argomento che in tante cronache politiche. Provare a cambiare la nostra attitudine e rilassarci un po’, accettando la cacca come parte integrante della nostra esistenza, non può farci che bene.