Mai dare per scontati i parchi urbani: baluardo naturale, difesa al cemento, strumento di benessere psicologico… vi portiamo a fare una passeggiata.
Il 24 maggio si celebra la Giornata Europea dei Parchi. Il tema è quello della salvaguardia del patrimonio naturale, che noi però preferiamo affrontare partendo dal verde più vicino a noi.
E allora, facciamo che ci liberiamo subito dell’unica nozione brutta di questo articolo: l’Italia continua a vivere un consumo di suolo eccezionale in barba a direttive, evoluzione del sentire comune e buon senso. Si tratta di una vera e propria erosione che procede al ritmo di 2,4 metri quadrati al secondo. Il principale teatro di questo massacro è rappresentato dai centri urbani.
In Italia, 51 milioni di persone vivono in città e paesi. Ecco perché il parco urbano, polmone verde nel cuore di città di pietra e cemento, assume un valore ancora più grande.
Alcuni numeri sul verde urbano
Prima di tutto, una statistica. Ogni abitante dei 109 capoluoghi di Provincia ha a disposizione 31,7 m2 di verde. Tanto? Poco? Secondo il Ministero dell’Ambiente, tantissimo: ne basterebbero 9-11 a persona.
Alziamo un sopracciglio dubbioso, specie se ragioniamo su temperature in aumento e inquinamento. Portare il verde urbano a una superficie pari al 30% di quella cittadina ridurrebbe di 0,4° la temperatura in tutta la città (con punte maggiori nel caso dell’ombreggiamento diretto). E il verde attenua l’inquinamento dell’aria: un albero assorbe ozono e ossidi di azoto e zolfo, mentre intercetta il temibile particolato. I numeri cambiano a seconda del tipo e della dimensione della pianta, ma una cosa rimane: meno sostanze inquinanti uguale meno malattie respiratorie.
Continuiamo a dare i numeri. Anche quando si parla di verde urbano, la varietà è apprezzata: un parco o un giardino con specie vegetali diverse (meglio se native), cespugli e aree di suolo nudo, attira più del doppio di specie animali, in particolare uccelli, rispetto a un’area a prato con alberi esotici.
Parlando di esseri umani, invece, sappiamo ormai che una passeggiata regolare nel verde protegge il sistema cardiovascolare, riduce i livelli di cortisolo (l’ormone dello stress), riduce ansia e depressione. Uno studio ha riscontrato parametri fisici e psicologici migliori nelle persone che si recano a lavoro percorrendo a piedi un viale alberato, rispetto a quelle che ci arrivano in auto.
Come ottenere il meglio dai parchi urbani? Per i progettisti, gli urbanisti e la pubblica amministrazione, il professor Cecil Konijnendijk consiglia la regola del 3-30-300: tre alberi per ogni casa, il 30% di superficie alberata in ogni città, 300 metri di distanza massima dal parco più vicino.
Come ottenere il meglio dai parchi urbani? Per voi (e noi) fruitori, la risposta nel prossimo paragrafo!
La passeggiata che vi avevamo promesso…
… è in realtà un invito: a percorrere, attraversare, frequentare, vivere il verde urbano. Nella vostra città, come nelle città vicine - mai pensato alla gita fuori porta così?
I parchi urbani sono dati per scontati. Spesso sono bistrattati, un po’ abbandonati, magari oggetto di contese eterne tra residenti e amministrazioni, oppure delle brame dell’edilizia. Eppure, queste macchie verdi sulle foto aeree delle nostre città sono sorprendenti.
Ad esempio, la lista delle attività che si possono fare in un parco urbano è pressoché infinita. Si può godere del silenzio, con il solo equipaggiamento di telo e libro; partecipare a visite guidate e iniziative speciali, che spesso contribuiscono a supportare associazioni e comunità locali; praticare sport all’aria aperta; ammirare sculture e altre opere d’arte; fare birdwatching - vi ricordiamo però che non si dà da mangiare agli animali -; sfruttare barbecue, tavoli e panche per un picnic; usare uno dei tantissimi bagni mobili che Sebach fornisce alle amministrazioni per munire le aree pubbliche di servizi igienici.
Potete praticare geocatching - se il gioco vi fa arrivare lì - o organizzare la festa di compleanno di vostro figlio; potete camminare per stimolare la creatività e farvi venire la prossima idea geniale, oppure innamorarvi; fare richiesta per una parcella di orto urbano oppure, se ve la rifiutano, fare atti di guerrilla gardening.
Questo elenco non è esaustivo. E non importa che stiamo parlando di parchi celebri, storici ed enormi, o di fazzoletti di verde letteralmente incastrati tra i condomini: un parco urbano è lì che vi aspetta - andateci, vogliategli bene, e lui ricambierà (ne siamo certi).